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De Chiara:«Speranza di vita grazie ai medici del Ruggi”

di Pina Ferro
«Se sono qua a raccontare la miastenia lo debbo solo ed esclusivamente ai medici dell’ospedale “San Giovanni di dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno». Ad affermarlo, parlando di una sua rinascita è Carmine De Chiara per anni dipendente del nosocomio salernitano e impegnato in prima linea nel sindacato. Atroce la diagnosi che era stata fatta a Carmine De Chiaro: tumore polmonare con metastasi cerebrali. Era luglio 2019 quando De Chiara è stato costretto a fare i conti con una diagnosi che da poco spazio alle interpretazioni. Comincia la sua battaglia, conscio dell’impossibilità, che gli era stata comunicata, di poter intervenire chirurgicamente. «Ho fatto vari consulti in diverse realtà ospedaliere. Successivamente sono stato preso in cura dal day hospital oncologico del “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno, diretto dalla dottoressa Clementina Savastano di cui gia conoscevo le qualità professionali e umane». Carmine De Chiara si affida completamente alla dottoressa Savastano ed ai suoi collaboratori che lo seguono costantemente. Passano le settimane e gli esami diagnostici cominciano ad evidenziare l’efficacia delle terapie a cui Carmine De Chiaro è stato sottoposto fino ad arrivare alla completa scomparsa delle metastasi cerebrali. «Il mio grazie va anche aa tutte le professionalità di radiologia, il dottor Saponiero ed il suo staff, alla radio terapia con il dottor Di Gennaro ed il dottore Curcio per la loro testardaggine. Sicuramente anche la mia tenacia ha fatto la sua parte».