De Luca ci riprova, nomina vicina - Le Cronache
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De Luca ci riprova, nomina vicina

De Luca ci riprova, nomina vicina

di Andrea Pellegrino

La diplomazia (Fulvio Bonavitacola) è a lavoro da giorni e ieri pomeriggio a Roma è approdato anche Vincenzo De Luca. Sono le ultime ore per trattare un incarico, prima del vertice del Consiglio dei Ministri di domani che nominerà i nuovi (si parla di sessanta) sottosegretari. Il sindaco di Salerno, escluso dalla prima rosa, sembra che ora punti dritto ad un posto da sottosegretario. Per lui ci sarebbero le deleghe alla coesione territoriale e fondi strutturali, seppur sul tavolo della trattative ci sarebbe sempre la prima richiesta, avanzata già la scorsa settimana al neo premier Renzi: ossia la portualità, delega ambita da De Luca fin dall’inserimento al Ministero alle Infrastrutture e Trasporti. Secondo indiscrezioni, più probabile la prima ipotesi, rispetto ad un ritorno di De Luca al Mit, alla cui guida è stato riconfermato Maurizio Lupi. Insomma il sindaco di Salerno (che se nominato dovrà lasciare la poltrona di primo cittadino), si occuperà di mezzogiorno e fondi strutturali. E non dovrebbe essere in cattiva compagnia. Dal Sud dovrebbe arrivare all’interno del Governo Renzi anche Michele Emiliano (sindaco di Bari) il cui nome già figurava nella lista dei ministri. Anche il coordinatore regionale del Pd della Puglia si occuperà di Mezzogiorno. D’altronde l’esecutivo nazionale, ad oggi, ha escluso la Campania e tutto il Sud. Ora tra i sessanta sottosegretari, il cui elenco parziale si trova nelle mani di Graziano Delrio, sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri, dovrebbero esserci numeri rappresentanti delle regioni meridionali. Quanto a De Luca, ormai si tratta dell’ultima chiamata. Nonostante le sue dichiarazioni rassicuranti di qualche giorno fa (“resto a Salerno, mi riposo”) il suo obiettivo resta ben fissato nell’incarico di Governo. Solo che, con molta probabilità, questa volta, con l’incarico romano e con le conseguenti deleghe, la storiella della “decadenza” dalla carica di sindaco non potrà durare a lungo.