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Daniele: «Le frane del 1998 dovrebbero essere da monito»

Matteo Maiorano
A Pellezzano, più precisamente nella frazione di Coperchia, una colata di fango e detriti ha investito un’autovettura che stava transitando nel tratto di strada che dal quartiere Fratte porta a Coperchia. Vincenzo Vavuso si trovava sul posto quando la Fiat Croma davanti a lui è stata scaraventata da un cumulo di fango violento a ridosso del manto stradale. «Stavo accompagnando mio figlio a scuola quando è accaduto il fatto, intorno alle 7 e 40 del mattino. Ero alla guida della mia vettura quando il veicolo che mi precedeva è stato spazzato via da una colata di fango e altri detriti provenienti dalla montagna che costeggia la carreggiata. Sono sceso tempestivamente per accertarmi delle condizioni dei passeggeri. È stato faticoso rimuovere la fanghiglia che copriva la carrozzeria: fortunatamente le due persone all’interno del veicolo stavano bene. Ho subito avvertito carabinieri e vigili del fuoco, oltre al sindaco Morra». Sul fatto è intervenuto Luca Daniele, segretario generale della Fillea Cgil di Salerno, settore edilizia. «Le tante frane avvenute in Costiera e quella di stamattina sulla sp 27,ripropone con forza la problematica relativa alla messa in sicurezza e riqualificazione dell’intera provincia. Occorrono grossi ed immediati investimenti da parte del Governo e della Regione Campania per avviare tutta una serie di interventi in territorio estremamente fragile atti a ridurre, al minimo, i rischi di frane, smottamenti ed esondazioni che con sistematica consuetudine si ripetono, ogni qualvolta piove, nella nostra provincia. Non possiamo più attendere: il disastro e le vittime provocate dalla frana del 5 maggio 1998 che interessò i comuni di Bracigliano, Siano e Sarno dovrebbe continuare ad essere da monito per evitare che questi pericoli ambientali vengano sottovalutati».