“Dalla Francese solo manifesti di buone intenzioni” - Le Cronache
Ultimora Provincia Battipaglia

“Dalla Francese solo manifesti di buone intenzioni”

“Dalla Francese  solo manifesti di buone intenzioni”

di Luca Capacchione

Il rapporto tra maggioranza e opposizione nella città di Battipaglia non è mai stato dei migliori. Grandi le critiche che il locale segretario del Partito Democratico Anna Raviele ha rivolto nei confronti dell’Amministrazione Francese, accusata di essere poco pragmatica su temi urgenti quali ambiente e politiche sociali.

A sei mesi e poco più dall’insediamento della Francese 2, da opposizione qual è il vostro parere e quali sono gli atti che meno avete apprezzato?

Possiamo dare un non classificato di fiducia. L’amministrazione per ora è fallimentare, ma diamo un non classificato solo perché siamo praticamente all’inizio. Non c’è un atto che sia stato concreto. Basti pensare alle semplici ammissioni a bandi fatte passare per miracolo, quando poi ci sono mancanze notevoli. Basti pensare ai PICS, che per ritardi e inadempienze non vengono presentati i relativi progetti. Stesso ragionamento vale per il PNRR. Tutti i comuni d’Italia stanno ottenendo finanziamenti a pioggia e qui si festeggiano le partecipazioni ai bandi. Sui temi concreti, quali politiche sociali e transizione ecologica, non si sta facendo nulla.

Di transizione ecologica ha parlato l’assessore Chiera, presentando ai cittadini una nuova campagna per la raccolta rifiuti. Quali conclusioni ha tratto il PD?

Questa presentazione della presunta raccolta è stata fatta in un evento dedicato alle scuole, mancano però tutti i processi amministrativi. L’assessore ha anche affermato che sussistono grandi problemi sia sulla raccolta che nella gestione di ALBA: dovrebbe – oltre a fare il solito grido di dolore – dirci cosa intende fare e quali sono le proposte concrete presentate da presentare sui tavoli della macchina amministrativa. Hanno fatto l’ennesimo manifesto di buone intenzioni, ma la città rimane più buia, più sporca e più insicura.

In tema di politiche sociali quali sono le ricette del Partito Democratico per risolvere i problemi rilevati durante gli ultimi consigli comunali?

Per le politiche sociali in primis è necessario organizzare l’Azienda speciale per farle funzionare. Siamo usciti dal Piano di Zona con Pontecagnano e oggi non riusciamo nemmeno ad accettare le fatture delle cooperative che lavorano sul territorio. Quest’ultime se non vedono riconosciute dall’ente le proprie fatture, non possono finanziare le proprie attività attraverso la cessione del credito e questo è dovuto soprattutto a mancanze di tipo amministrativo, non tanto di stampo politico. Quello che deve fare la politica è dare l’impulso necessario affinché i dirigenti e i dipendenti mettano in atto ogni misura per ottenere l’ordinario. Nessuno chiede nulla di eccezionale. Il comune è allo sbando, senza una guida. La nostra sindaca è in prima linea ad inaugurazioni ed eventi, ma quando si tratta di difendere il nostro territorio nelle sedi competenti non c’è mai.

Sappiamo bene che i rapporti della sindaca con Piero De Luca non siano di grande simpatia, ma quando si è trattato di considerare il ruolo istituzionale pare non si sia mai tirata indietro. Quali sono le sensazioni interne ai dem?

A prescindere dalla collocazione e dal colore politico, chi ha l’onere e l’onore di rappresentare un territorio importante come quello di Battipaglia deve necessariamente aprirsi ad ogni tipo di rapporto istituzionale. La sindaca, come fa con il Ministro del Sud Carfagna, potrebbe e dovrebbe rapportarsi con la Regione e con la Provincia. Purtroppo, riduce spesso il dialogo istituzionale a questioni politiche e quasi di risentimento personale nei confronti di qualcuno. D’altronde questo fa capire quale sia la capacità di agire amministrativa di chi governa la città.

Alle ultime elezioni il PD si è presentato alla guida di una grande coalizione. Dopo mesi di opposizione, l’assetto è rimasto lo stesso o alcuni pezzi si sono staccati?

Abbiamo messo insieme una importante coalizione, fatta di tante anime, che si è presentata bene agli occhi degli elettori. Il gruppo che abbiamo creato è rimasto tuttora compatto, senza che nessuno abbia indietreggiato sui temi e sul concreto. Tutte le forze di opposizione dialogano su tutti i temi e penso che ciò sia importante. Non abbiamo costruito una coalizione solo per l’appuntamento elettorale e lo stiamo facendo. È la stessa città che ce lo chiede.

Anche con Civicamente di Mirra?

Con Civicamente abbiamo un buon dialogo e ci confrontiamo spesso. Su alcuni temi ci sono punti divisivi, ma il confronto con loro è leale e continuo. Lavoriamo insieme per gli interessi di Battipaglia, affinché la città possa svilupparsi e crescere.