Da Palazzo di Città al Parlamento, la sfida di Corrado Naddeo - Le Cronache
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Da Palazzo di Città al Parlamento, la sfida di Corrado Naddeo

Da Palazzo di Città al Parlamento, la sfida di Corrado Naddeo

di Erika Noschese

Da Palazzo di Città al Parlamento. Corrado Naddeo porta la sua sfida verso la Camera dei Deputati. Medico/cardiologo, consigliere d’opposizione al Comune di Salerno è oggi  candidato per la Camera dei Deputati nel collegio uninominale di Salerno con la lista Italia Viva-Azione, il cosiddetto Terzo Polo.

Consigliere Naddeo, questi sono gli ultimissimi giorni di campagna elettorale. Qual è la sensazione di questi giorni?

“Prevalgono forti emozioni che stimolano ad un ulteriore e massimo impegno per il rush finale. I “riscontri” sul territorio, rispetto alla nostra proposta Terzo Polo, sono molto positivi, è quindi fondamentale insistere per coinvolgere i tanti (ancora indecisi e inclini alla astensione ) ad assumere la responsabilità di andare a votare, scegliendo l’Italia sul serio, specie in un momento così difficile per il Paese”.

La attende una nuova sfida: qualora dovesse essere eletto, quanto e come le servirà l’esperienza da consigliere comunale a Montecitorio?

“Fondamentale l’esperienza da consigliere comunale: l’attenzione per i bisogni delle persone, la cura dell’interesse pubblico, la conoscenza del funzionamento della complessa macchina della Cosa Pubblica, sono prerequisiti indispensabili per chi ambisca a rappresentare degnamente ed efficacemente i territori in parlamento”.

Quali sono le emergenze e le difficoltà del Suo collegio?

“Le principali emergenze sono certamente legate alla carenza di occupazione, da cui dipende in gran parte l’emigrazione di tanti giovani, fenomeno purtroppo assai diffuso al sud: si pensi che, nella sola città capoluogo di Salerno , negli ultimi 30 anni, la popolazione residente si è ridotta di 30.000 unità, nel mentre, inspiegabilmente, si continua a coprire di cemento il territorio ancora libero, per innalzare edifici multipiano ovunque e senza un filo conduttore logico realizzando un vero e proprio non senso urbanistico. Altra emergenza è quella sanitaria: manca un livello di assistenza territoriale adeguato ai tempi attuali (la pandemia ha drammaticamente evidenziato questo nervo scoperto) e, purtroppo, le Case della salute, restano argomento da campagna elettorale, senza che se ne riesca a scorgere il benché minimo germe. In ultimo penso alle infrastrutture fondamentali per il territorio: ancora troppo lunghi i tempi di realizzazione dell’aeroporto di Pontecagnano”.

Qual è il Suo parere sull’autonomia differenziata?

“L’autonomia differenziata può rappresentare, per le regioni a statuto ordinario, una occasione di crescita, ma è assolutamente indispensabile garantire al contempo, parità ed omogeneità dei livelli essenziali di prestazioni, su tutto il territorio nazionale”.

La Campania vive tante problematiche, tra sanità, spopolamento delle aree interne, crisi economica. Da dove bisognerebbe cominciare e quale potrebbe essere il primo atto del nuovo governo?

“Sicuramente, per la nostra regione, il primo e fondamentale atto del nuovo governo, dovrebbe essere quello della conferma dell’impianto del Pnrr con il 40% dei fondi (oltre ottanta miliardi di euro) per il sud, favorendo, a seguire, l’accelerazione degli iter collegati alla sua effettiva esecuzione. Componenti importanti del Cdx, purtroppo, sono già dichiaratamente pronte a “ridiscutere” il Pnrr, con effetti disastrosi per i nostri territori. La totale irresponsabilità dimostrata da chi già ha fatto cadere il governo Draghi per mero interesse elettorale, rischia di aggiungere danno a danno se non verrà neutralizzata questa scellerata azione destabilizzante. Ciò è possibile solo grazie al voto convinto per il Terzo Polo, unico baluardo in questa lotta a difesa del Sud”.

Crisi energetica e caro bollette: qual è la ricetta della Lega per superare queste emergenze? Si può pensare ad energie alternative?

“La risposta immediata, oltre al sostegno economico per famiglie e, soprattutto, imprese, è quella di insistere con la proposta Draghi di imporre un tetto al costo di acquisto del gas da parte dei partner europei; il costo dell’energia deve essere stabile e prevedibile, per consentire a famiglie ed imprese, rispettivamente, una vita serena e la corretta programmazione aziendale. Per quanto attiene poi alle energie alternative è mandatorio programmare ogni azione volta a rendere il Paese il più possibile indipendente: è una questione che attiene alla sicurezza nazionale, quindi ineludibile e, certamente, non può prescindere anche dal nucleare”.

Appello al voto: perché votare Azione?

“Votare oggi Terzo Polo, l’Italia sul serio, è l’unico modo per riequilibrare l’azione di governo impedendo la deriva populista dei grillini e l’estremismo divisivo della Lega. Siamo il vero polo liberale che è in grado di opporsi a qualunquisti, massimalisti ed incompetenti, convinti che, nelle posizioni di vertice e di responsabilità, uno vale l’altro. Votare Terzo Polo, significa scegliere chi realmente può rappresentare il territorio”.