Da Medjugorje alla cena a Palermo, caccia al consigliere di Cava - Le Cronache
Provincia Cava dè Tirreni

Da Medjugorje alla cena a Palermo, caccia al consigliere di Cava

Da Medjugorje alla cena a Palermo, caccia al consigliere di Cava

di Andrea Pellegrino Da Medjugorje alla cena per venti persone a Palermo. Sono questi i due episodi più eclatanti dell’inchiesta sui rimborsi ai gruppi consiliari che ha portato a quarantasei avvisi di garanzia, ancora in corso di notifica, a Cava de’ Tirreni. Per tre di loro, il sindaco Galdi, l’ex primo cittadino Gravagnuolo e l’ex assessore Alfonso Laudato partiranno anche gli interrogatori. Proprio Marco Galdi, che secondo l’accusa dovrà rispondere di favoreggiamento, dovrebbe essere ascoltato dal pubblico ministero della Procura di Nocera Inferiore, Roberto Lenza, sabato mattina. Nel pomeriggio ha annunciato un incontro con la stampa. Poi sarà la volta di Gravagnuolo e Laudato, in attesa che si completino tutte le notifiche a consiglieri ed ex consiglieri comunali coinvolti nell’inchiesta. Intanto, oltre al viaggio a Medjugorje, per il quale proprio Galdi risponderebbe di favoreggiamento, spunta un nuovo episodio: una cena con venti persone a Palermo, durante un viaggio di un consigliere comunale. Ancora, spulciando le carte, sarebbero comparsi acquisti di telefonini ed una fotocopiatrice. Mentre per il resto, si tratterebbe semplicemente di quotidiani, valori bollati e ricariche telefoniche. In tutto sono quarantacinque gli indagati per peculato; uno per favoreggiamento. L’inchiesta va dal 2006 ad oggi e riguarda, dunque, varie amministrazioni comunali. Secondo le cifre si parla di 3000 euro circa di fondi destinati ai gruppi minori e cinque mila ai principali. Nel 2012, infatti, l’importo liquidato complessivamente ai gruppi consiliari è stato di 26mila 855 euro con il Popolo della Libertà che ha sfiorato i 5mila e 500 euro. Ventisette mila euro invece la cifra stanziata dal Comune di Cava de’ Tirreni per il fondo 2013 che è stata suddivisa tra nove gruppi. Secondo le regole comunali, il fondo deve essere utilizzato esclusivamente per la copertura delle spese postali, telefoniche, di cancelleria e di rappresentanza.