Cstp trascinato in campagna elettorale: scontro Aliberti - Santocchio - Le Cronache
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Cstp trascinato in campagna elettorale: scontro Aliberti – Santocchio

C’era da aspettarselo, troppo ghiotta l’occasione per non essere sfruttata: il Cstp finisce nella campagna elettorale delle amministrative di Scafati. Dopo l’annosa questione del centro commerciale, il candidato sindaco del Pdl Pasquale Aliberti e l’aspirante consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Mario Santocchio, hanno trovato un nuovo, florido, terreno di scontro: il Cstp. Dopo le affermazioni del primo cittadino scafatese, che ha addirittura invocato un’assemblea dei soci dell’azienda per discutere dell’atteggiamento del presidente del Collegio dei liquidatori, colpevole, secondo Aliberti, di fare campagna elettorale sfruttando proprio l’azienda di cui è alla guida, facendo proseliti tra i dipendenti, ecco che arriva la risposta del commissario liquidatore del Cstp. Una risposta che arriva attraverso una nota giunta direttamente dall’ufficio comunicazione del Cstp, trascinando, di fatto, l’azienda proprio nel pieno dello scontro politico tra i due ex amici e colleghi di partito. Probabilmente, per fugare tutti i dubbi e smentire quanto detto da Aliberti, Santocchio non avrebbe dovuto utilizzare il canale ufficiale dell’azienda per replicare ad una accusa inerente la tornata elettorale nel Comune di Scafati, seppur riguardante la sua posizione di presidente del Collegio dei liquidatori del Cstp. Ed inevitabilmente, come l’accusa di Aliberti, anche la difesa di Santocchio verte su vicende strettamente legate al Cstp: il presidente del CdL si dice sorpreso dalla «solerzia con cui il sindaco ha interpellato i Comuni soci per discutere di chiacchiere di bottega, non avendo in precedenza partecipato ad un’assemblea dei soci, neppure quando gli enti erano chiamati ad assumersi responsabilità importanti per tutelare quest’azienda ed i suoi dipendenti. Il primo cittadino farebbe meglio a concentrarsi su questioni più importanti che riguardano la sua comunità invece di preoccuparsi dell’imminente campagna elettorale. Può stare tranquillo – prosegue ancora Santocchio – il sindaco di Scafati. Non ho mai utilizzato mezzi, strutture e risorse di questaazienda per fini miei personali. Il rigore del mio comportamento e l’impegno profuso finora, da tre anni a questa parte, per il bene di questa società sono sotto gli occhi di tutti». Insomma, quello che è chiaro ormai è che a Scafati, uno dei cavalli di battaglia, da una parte e dall’altra, sarà il Cstp e la sua situazione. Una condizione che, probabilmente, in un momento già delicato per la società di trasporto pubblico, alle prese con i quotidiani problemi di amministrazione e gestione, con un concordato preventivo che ben presto sarà giudicato dal Tribunale fallimentare di Salerno, non giova né ai lavoratori né agli utenti. Il rischio è che del Cstp si possa fare carne da macello politico, messo in mezzo nella diatriba elettorale. In ballo c’è anche la questione ricapitalizzazione: il Comune di Scafati ha dato l’ok alla ricostituzione del capitale sociale ma non ha ancora versato la propria quota alla luce delle questioni legate all’approvazione del bilancio. I più maliziosi ipotizzano anche un clamoroso passo indietro da parte dell’amministrazione scafatese proprio in virtù degli attriti tra Aliberti e Santocchio ma, quasi certamente, il sindaco uscente non farà questo autogol. Così come sempre più insistenti si fanno le voci di un possibile abbandono di Santocchio della poltrona di numero uno della società di trasporto pubblico salernitana in caso di elezione tra gli scranni del consiglio comunale di palazzo Mayer, lasciando così la patata bollente nelle mani di qualcun altro. Per saperlo bisognerà attendere soltanto un mese e mezzo, poi le mosse sulla scacchiera saranno ben definite. Anche il candidato sindaco di Fratelli d’Italia, Cristoforo Salvati è intervenuto sulla polemica instauratasi tra il coordinatore della sua campagna elettorale ed il suo diretto avversario alla corsa verso la poltrona di sindaco di Scafati. «Convinto che il commissario dei liquidatori del Cstp – afferma il sindaco – Mario Santocchio stia svolgendo un ottimo lavoro per salvaguardare la società e i suoi dipendenti, mi stupisco di come il sindaco abbia il coraggio di puntare il dito contro i suoi avversari, servendosi tra l’altro del suo potere istituzionale, dopo aver trasformato la casa comunale in un comitato elettorale. Aliberti più che sfruttare la fascia tricolore per dar sfogo ai suoi rancori personali, farebbe bene a tutelare la città e gli scafatesi garantendo un servizio fondamentale come i trasporti : ad oggi infatti, il comune di Scafati è ancora inadempiente verso il Cstp».
Il dato di fatto, allo stato, è soltanto uno: il Cstp, a Scafati, rischia di finire in una guerra fratricida che potrebbe andare in danno soltanto all’azienda in se stessa.

 

10 aprile 2013