Costretta su una sedia a rotelle Nessun risarcimento liquidato - Le Cronache
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Costretta su una sedia a rotelle Nessun risarcimento liquidato

Costretta su una sedia a rotelle Nessun risarcimento liquidato

di Pina Ferro

Un sedativo che le era stato somministrato per trattare una bronchiolite l’ha costretta a vivere su una sedie a rotelle. Per quell’errore i giudici condannarono l’azienda ospedaliera “Cardarelli” di Napoli al pagamento di un risarcimento danni di oltre tre milioni. Ma ad oggi alla famiglia Manzo, residente a Cava de’Tirreni, ancora non è stata corrisposta alcuna somma. Domani la famiglia Manzo sarà ospite della trasmissione “Storie Italiane” di Raiuno condotta da Eleonora Daniele. In tale trasmissione, non avendo, a tutt’oggi, ancora l’Azienda Ospedaliera provveduto al pagamento di quanto previsto nella sentenza, neanche di una piccola somma a titolo di acconto e nonostante le gravi e note condizioni in cui versa la piccola, sono stati invitati a partecipare anche il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di rilievo Nazionale “Antonio Cardarelli” e i loro legali. Arianna Manzo è affetta da atrofia cerebrale da quando aveva pochi mesi di vita. I giudici della seconda sezione del Tribunale civile di Salerno lo scorso 26 novembre hanno accolto le motivazioni che hanno indotto la famiglia a presentare denuncia, in particolare contro i medici dell’ospedale Cardarelli chehanno avuto in cura la ragazzina. Il giudice Giuseppina Valiante nell’accogliere le motivazione presentate dai legali della famiglia Manzo ha previsto un rimborso di circa 3 milioni di euro (interessi compresi) a favore della famiglia della piccola, che oggi ha 15 anni. Arianna Manzo entrò in ospedale nel marzo del 2005. In un primo momento fu ricoverata a Cava de’ Tirreni e successivamente a Napoli. elle accuse rivolte ai sanitari, Secondo il capo d’imputazione alla piccola sarebbe stato somministrato, per circa due settimane, un sedativo contro la bronchiolite, che sarebbe risultato troppo forte. Dal nosocomio metelliano Arianna, dopo qualche giorno fu trasferita al Cardarelli, e furono proprio i medici di Napoli a somministrarle il medicinale che non sarebbe stato adatto ad una bimba di quell’età (aveva pochi mesi). Arianna fu costretta su una sedia a rotelle. I genitori hanno fatto di tutto per salvare la bambinba da quel destino crudela. Fu fatta visitare da medici in Slocvacchia, Tel Aviv ed in Florida ma senza alcun risultato. Successivamente fu intentato il procedimento giudiziario che ha visto uscire indenne l’ospedale di Cava de’Tirreni ed in particolare Azienda Sanitaria Salerno.