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Continua la protesta dei Navigator con un presidio ad oltranza

di Erika Noschese
Navigator campani sul piede di guerra. Dopo i vari presidi che si sono tenuti nei mesi scorsi sotto Palazzo Santa Lucia, ad oggi, nulla è cambiato. I vincitori del concorso voluto fortemente dal Movimento 5 Stelle per aiutare i percettori del reddito di cittadinanza a trovare lavoro non si arrendono: da giorni, infatti, continuano con un presidio ad oltranza sotto la sede della Regione Campania e hanno dato inizio allo sciopero della fame. Dei 471 vincitori di concorso per navigator, ben 771 sono salernitani e tutti chiedono al presidente Vincenzo De Luca di veder rispettato il loro diritto al lavoro anche e soprattutto in qualità di vincitori di un concorso pubblico. «Continueremo fino a quando non si metterà un punto a questa assurda situazione – hanno infatti dichiarato i navigator campani in protesta sotto la sede di Palazzo Santa Lucia – La Regione continua a calpestare il diritto al lavoro di 471 navigator e oltre 150mila percettori del reddito di cittadinanza». Secondo i vincitori del concorso pubblico, infatti, «tutte le istituzioni dovranno assumere le proprie responsabilità rispetto a quanto sta accadendo e quello che potrà accadere. Non si gioca né con la vita né con la salute dei cittadini italiani». Dei protestanti, almeno 5 – da ben tre giorni – non mangiano e dormono per strada ma i navigator non sembrano intenzionati a mollare: «passeremo le notti qui – dicono – e resteremo fino a quando non ci faranno firmare il contratto al pari di tutti gli altri navigator d’Italia». Intanto, dalla Regione Campania nessuna apertura verso i vincitori di concorso. Il governatore De Luca infatti è irremovibile e non sembra intenzionato a procedere con la firma del contratto che permetterebbe a queste 471 persone di iniziare a lavorare, seppur da precari.