Condono: Adinolfi diffida il Comune - Le Cronache
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Condono: Adinolfi diffida il Comune

«La precisazione della Corte dei Conti regionale parla chiaro: i condoni deliberati dagli enti locali sono illegittimi per carenza di potere. L’amministrazione comunale di Salerno non aveva e non ha il potere di emanare condoni».
A sottolinearlo è il capogruppo consiliare del Pdl-Arechi Raffaele Adinolfi che in una nota ribadisce tutte le sue preoccupazioni in merito alla proroga dei termini del condono deliberata dall’amministrazione comunale di Salerno, con l’astensione dell’opposizione.

Segnalazione caduta nel vuoto
«Il tre settembre dello scorso anno – sottolinea Adinolfi – ho evidenziato che la delibera del 25 luglio su “condono fiscale tributi comunali” non teneva conto del dettato letterale dell’articolo 13 della Legge 289/02 ed era in contrasto con la sentenza 12679 della Corte Suprema di Cassazione – Sezione Tributaria Civile. La segnalazione, però, è caduta nel vuoto».

Il parere della Corte
Lo scorso 17 gennaio la Corte dei Conti regionale – Sezione controllo ha risposto ad un quesito formulato dal Comune di Nocera Inferiore precisando ulteriormente l’illegittimità dei condoni deliberati dagli Enti.
La Corte dei Conti pone l’attenzione sull’articolo 13 della Legge finanziaria 2003. “Con riferimento ai tributi propri – si legge nella Finanziaria – le Regioni, le Province ed i Comuni possono stabilire, con le forme previste dalla legislazione vigente per l’adozione dei propri atti destinati a disciplinare i tributi stessi, la riduzione dell’ammontare delle imposte e tasse loro dovute, nonché l’esclusione o la riduzione dei relativi interessi e sanzioni, per le ipotesi in cui, entro un termine appositamente fissato da ciascun Ente, non inferiore a sessanta giorni dalla data di pubblicazione dell’atto, i contribuenti adempiano ad obblighi tributari precedentemente in tutto od in parte non adempiuti. Le medesime agevolazioni di cui al comma 1° possono essere previste anche per i casi in cui siano già in corso procedure di accertamento o procedimenti contenziosi in sede giurisdizionale…”.
Il Collegio, nella deliberazione del 17 gennaio, richiama l’orientamento espresso dalle Sezioni riunite per la regione siciliana, e dalla Sezione regionale di controllo per la Puglia e si conforma allo stesso, «condividendo l’avviso che la norma su citata “….deve essere oggetto di stretta interpretazione, considerato che l’istituzione di meccanismi di definizione agevolata relativamente ad obblighi tributari rimasti totalmente o parzialmente inadempiuti da parte dei contribuenti ha indubbiamente natura di evento eccezionale nell’ambito dell’ordinamento giuridico che non consente alcuna interpretazione estensiva”, potendo essere utilizzata con riferimento esclusivamente a periodi di imposta antecedenti al 1° gennaio 2003 (data di entrata in vigore della l. n. 289/2002), non essendo consentito introdurre una fattispecie di condono riferito ad un arco temporale indefinito». «L’accanimento nell’utilizzo dello strumento del condono fiscale – denuncia Adinolfi – sembra confliggere anche con le indicazioni ed i proclami elettorali sbandierati dalla sinistra bersaniana in questo periodo di campagna elettorale. In questi giorni i cittadini salernitani da un lato stanno ricevendo migliaia di avvisi di accertamento Tarsu ed Ici che presentano molteplici errori ed evidenti carenze di motivazione con applicazione illegittima di sanzioni e dall’altro ricevono inviti ad avvalersi del condono fiscale. E’ evidente che i cittadini salernitani, in virtù del citato invito a condonare, si potrebbero trovare a pagare somme senza ottenere i benefici previsti dal condono. Il vertice dell’amministrazione comunale – aggiunge Adinolfi – dovrebbe averne maggiore rispetto e non dovrebbe trattare i cittadini salernitani come una massa indistinta di evasori fiscali».

Le richieste di Adinolfi
«E’ necessario – spiega Adinolfi – che Il Sindaco, l’assessore al Bilancio, il Dirigente del settore Ragioneria, ciascuno per le proprie competenze ed anche in via di autotutela, assumano i provvedimenti ritenuti più utili per evitare danni e disagi ai cittadini salernitani e per evitare di dissipare preziose risorse – umane e strumentali – nel continuare ad incentivare ed istruire forme e pratiche di condono in forza di una delibera consiliare viziata da una evidente carenza di potere».
Nella nota Adinolfi chiede al presidente della Commissione bilancio l’immediata convocazione di una seduta della commissione «per discutere del citato condono ed assumere i provvedimenti del caso» ed al Presidente del Consiglio Comunale di «convocare immediatamente una specifica e dedicata seduta consiliare sull’argomento; in subordine ad inserire nell’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale uno specifico punto».