Coltivava marijuana sul terrazzo, nei guai anche il padre - Le Cronache
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Coltivava marijuana sul terrazzo, nei guai anche il padre

Coltivava marijuana sul terrazzo, nei guai anche il padre

di Pina Ferro

Coltivava piante di marijuana sul terrazzo di casa, nei guai anche il padre di Alessandro Fasulo il quale è stato deferito all’autorità giudiziaria. Fasulo, arrestato nei giorni scorsi è attualmente sottoposto all’obbligo di presentazione ai carabinieri. Nei giorni scorsi, i finanzieri del Comando provinciale di Salerno hanno arrestato il 35enne salernitano che coltivava piante di marijuana in casa. I militari, in particolare, hanno notato delle piante sul balcone di una abitazione, del tutto simili alla marijuana, con foglie rigogliose e prossime all’infiorescenza. Decisi, quindi, ad intervenire nell’immediato, hanno perquisito l’appartamento, sequestrando 18 piante, piccole dosi di hashish e cocaina, nonché prodotti specifici per la coltivazione, quali flaconi di radicanti, fertilizzanti per lo sviluppo dell’infiorescenza ed una cesoia per la potatura. Il responsabile, con precedenti specifici, durante le operazioni ha anche cercato di sfuggire al controllo, chiudendosi in una stanza e nascondendosi dietro una poltrona; a nulla è valso il goffo tentativo. I finanzieri, dopo averlo scoperto, sentito il magistrato di turno, lo hanno tratto in arresto. Denunciato a piede libero anche il padre, con il quale il trentenne condivideva l’abitazione, adibita a vera e propria piantagione. E’ di circa 15 giorni fa, invece, l’arresto di uno spacciatore sul lungomare, fermato con 35 grammi di hashish, già confezionato in dosi pronte per essere cedute. L’uomo, portato in caserma per la successiva perquisizione, aveva addosso ulteriori 16 grammi di marijuana, occultati all’interno degli slip, unitamente a 250 euro in contanti, il ricavato dell’attività di spaccio. Formalmente residente in un centro d’accoglienza di Eboli, già da diversi anni, era in possesso di un permesso di soggiorno scaduto, pertanto ritirato dai militari operanti. Su disposizione del Gip, è stato tradotto presso il carcere di Fuorni, dov’è tuttora detenuto. L’attività svolta dalle Fiamme Gialle rientra nel più ampio dispositivo di controllo del territorio, finalizzato al contrasto dei traffici illeciti, ivi compreso quello delle sostanze stupefacenti. Dall’inizio dell’anno, infatti, è stato possibile sequestrare oltre 39 kg di sostanze stupefacenti, con la verbalizzazione di 217 soggetti, di cui 13 arrestati e 28 denunciati all’Autorità Giudiziaria. Per altri 176 è scattata invece la segnalazione alla Prefettura, in quanto la droga rinvenuta e sequestrata dai militari era detenuta per un uso personale.