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Colle Bellaria: raffica di avvisi di garanzia

di Andrea Pellegrino
In origine dovevano sorgere delle villette, poi trasformatesi in torri nella zona dell’Arechi, poi un parco di cui si sono perse le tracce. Per Colle Bellaria, zona Masso della Signora per intenderci, ora ci sono gli occhi della Procura della Repubblica di Salerno. Scatta l’inchiesta e a quanto pare ci sarebbe già un bel numero di avvisi di garanzia nei confronti di tecnici comunali. La vicenda è complessa e parte da lontano, fin da alcuni interventi critici di Fausto Martino, ex assessore comunale all’urbanistica, fino alle denunce dell’ex consigliere comunale d’opposizione Fausto Morrone. Ma l’attenzione sarebbe tutta proiettata su un concorso d’idee e la denuncia – in questo caso – sarebbe scattata da uno dei concorrenti, naturalmente esclusi. Nel mirino sarebbe così finita la giuria del premio internazionale d’idee, composta da tecnici, dipendenti del Comune di Salerno. Il concorso era incentrato sulla sistemazione paesaggistica dell’area dei tralicci delle antenne esistenti, in parte di proprietà del Comune di Salerno, installati sul Colle Bellaria nonché degli accessi, dei percorsi interni, dei parcheggi e dei belvedere del Parco pubblico. L’obiettivo era, ed è (anche se è tutto fermo), il recupero e la fruizione di un parco panoramico al centro della città e, al contempo, pervenire alla massima sicurezza di residenti e visitatori attraverso la riqualificazione ambientale dell’area e la realizzazione di una sicura e funzionale Antenna Telecomunicazioni. Un progetto che avrebbe dovuto utilizzare per la sua realizzazione anche fondi europei. Ma qualcosa sarebbe andato storto durante la valutazione dei vincitori del concorso. Ed è su questo aspetto che pare che la Procura di Salerno abbia acceso i riflettori.