Cittadella Giudiziaria, si profila un altro rinvio. La rabbia degli avvocati - Le Cronache
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Cittadella Giudiziaria, si profila un altro rinvio. La rabbia degli avvocati

Caro avvocato ti scrivo per dirti che dal nuovo anno in via Dalmazia si arringherà. La Cittadella finalmente pronta sarà e tutto alla grande funzionerà…. Già ma in realtà l’anno che verrà sembra che non sia tanto diverso da quello che sta per concludersi. La Cittadella Giudiziaria, illuminata ogni sera a giorno, resterà ancora un miraggio se non sarà risolto il problema degli impianti telefonici. Alla questione ha accennato, nel corso del suo intervento all’assemblea della Camera Penale di Salerno svoltasi nell’aula Parrilli di Salerno, il consigliere comunale di maggioranza: l’avvocato Angelo Caramanno. “In occasione dell’ultima commissione servizi. e parlo di alcuni mesi fa, mi è stato riferito di un problema di compatibilità in relazione all’impianto di informatizzazione ed alla schermatura. Premetto che non conosco bene la vicenda sotto l’aspetto tecnico. Problemi di fondi? Non penso. In ogni caso si tratta di un mero esempio”. Eppure qualche settimana fa, intervista da “Le Cronache”, il presidente facente funzione del Tribunale di Salerno, Bruno De Filippis, aveva fatto intendere che una volta messa a posto sicurezza e vigilianza si poteva, in pratica, passare alla fase operativa con il trasferimento del Tribunale (per Corte d’Appello e Procura bisogna attendere il completamento dell’opera) alla Cittadella Giudiziaria. I penalisti chiedono chiarezza sui tempi di trasferimento e sul reale stato dell’arte (come ha sottolineato l’avvocato Francesco Saverio D’Ambriosio nel corso del suo intervento). Ma questa non è stata l’unica questione affrontata nel corso del lungo confronto di ieri mattina. Non solo penalisti in aula. All’invito del presidente Michele Sarno ha risposto il senatore Enzo Fasano, il consigliere comunale (all’opposizione) Raffaele Adinolfi. All’ordine del giorno il rischio soppressione del distretto di Corte d’Appello del Tribunale di Salerno. A tal riguardo gli avvocati penalisti hanno chiesto massima attenzione sulla problematica relativa al disegno di legge presentato dal senatore Enrico Buemi.  I lavori della commissione giustizia si sarebbero dovuti concludere il 31 dicembre ma quasi certamente sarà chiesta una proroga anche in virtù della levata di scudi di penalisti (ma anche di magistrati) dei distretti interessati. Sulla questione il confronto è stato serrato. L’avvocato Francesco Dente ha sottolineato la questione dei numeri e dell’importante mole di lavoro della Corte d’Appello di Salerno chiedendo di far chiarezza anche sulla questione della regionalizzazione. L’avvocato Giovanni Sofia ha sottolineato che la Corte d’Appello di Salerno non dovrebbe correre rischi rispetto a quella di Potenza che, al momento, non avrebbe i numeri necessari. In ogni caso ha evidenziato la necessità di creare una consulta che preveda l’intervento del Consiglio dell’ordine degli avvocati, oltre che della Camera Penale ma anche delle istituzioni e degli esponenti della magistratura, per affrontare questa ed altre delicata questioni che riguardano il regolare svolgimento dell’attività garantendo la massima tutela per l’imputato. “Orgoglioso di far parte del distretto di Corte d’Appello di Salerno – ha sottolineato l’avvocato Maurizio De Feo”. Gino Bove ha ribadito la necessità di fare chiarezza sulla Citadella ma anche sulla fatiscenza e l’assoluta inadeguatezza di alcune aule di Palazzo di Giustizia. Francesco Salverio D’Ambrosio ha invitato la Camera Penale a passare alla fase operativa sollevando, con un esposto scritto, la questione dell’aula H sottolineando di essere contrario, in linea di massima, alla logica dell’astensione. Recepite le richieste dei colleghi legali il presidente della Camera Penale, Michele Sarno, ha riferito che è il momento di dare un seguito alle tematiche discusse con atti concreti. “Per quanto concerne la questione dell’aula H siamo pronto a preparare un documento per denunciare la situazione di assoluta inadeguatezza per lo svolgimento dei processi. Voglio ribadire che sia per la questione della Corte d’Appello sia per quanto concerne le altre problematiche trattate l’Anm, nella persona del presidente Massimo Palumbo, ci ha garantito massimo sostegno. Cercheremo di impegnarci per coinvolgere anche le istituzione e soprattutto la Regione Campania. Sono certo che il Governatore che ha sempre tenuto a cuore le problematiche della sua Salerno si muoverà per evitare la soppressione del distretto di Corte d’Appello. Speriamo in risposte concrete anche per la Cittadella. Dopo tante inaugurazioni perché non celebrare in linea formale un processo in quella sede?” Il presidente della Camera Penale, dopo aver messo ai voti quanto deliberato, ha annunciato una nuova possibile astensione dal 18 al 25 gennaio. “Ma questa è soltanto un’eventualità alla quale speriamo di non dover ricorrere. Prima di questa data ci sarà una nuova assemblea e se in quell’occasione ci saranno date risposte concrete e soddisfacenti revocheremo la mobilitazione”.