Ciro Pietrofesa: “I mercati sono luoghi sicuri, assurdo continuare a farci stare chiusi” - Le Cronache
Salerno

Ciro Pietrofesa: “I mercati sono luoghi sicuri, assurdo continuare a farci stare chiusi”

Ciro Pietrofesa: “I mercati sono luoghi sicuri, assurdo continuare a farci stare chiusi”

di Monica De Santis

Quinto giorno di protesta per i mercatali di via Piave e di via Torrione, ma anche per tutti quelli della provincia di Salerno che stanno aderendo alla manifestazione di protesta pacifica promossa dall’ANVA Confesercenti Regionale Campania, Assocampania e SIVA Aicast. I venditori ambulanti proseguono la loro occupazione degli stalli e lo faranno fino a quando non saranno nuovamente autorizzati a vendere la loro merce.

Ieri mattina a Torrione molti hanno esposto la merce con il cartello di divieto di vendita, sul posto anche i vigili urbani che hanno controllato i permessi ottenuto dalla Questura di Salerno e verificato che nessuno vendesse i prodotti ai clienti che si sono presentati per portare il loro sostegno. “Tutto si sta svolgendo nella legalità, nel rispetto delle norme – spiega Aniello Ciro Pietrofesa – Noi non chiediamo nulla di particolare ma solo il rispetto del nostro lavoro. Assurdo che nei negozi al chiuso si possa vendere e all’aperto no. E questo non lo dico solo per i venditori dei mercati, ma penso anche ai ristoranti e ai bar, perchè non pensare di farli riaprire utilizzando solo gli spazi esterni. D’altra parte gli studi epidemiologici confermano che in luoghi aperti la trasmissione del virus è ridotta enormente. E tutto questo era stato dimostrato anche durante lo screening di test antigenici che tempo addietro abbiamo realizzato al mercato di Torrione di Salerno. Stiamo ricevendo numerose telefonate da tutta la Campania di molti venditori ambulanti che vogliono unirsi alla nostra manifestazione. Stiamo ricevendo il sostegno di molti sindaci e di tantissimi assessori. Nell’agro nocerino sarnese, i sindaci hanno firmato un documento per chiedere la riapertura anche dei mercati non di genere alimentare. Questo conferma ciò che stiamo dicendo da tempo, nessuno crede che il nostro lavoro sia la causa di una maggiore diffusione del virus. Tra una decina di giorni faremo un’altra manifestazione in piazza Amendola alla quale parteciperanno anche i fieristi e i giostrai, altri due settori dimenticati e chiusi da oltre un anno”.