Cirielli, sulla sanità De Luca abbandona Salerno - Le Cronache
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Cirielli, sulla sanità De Luca abbandona Salerno

Cirielli, sulla sanità De Luca abbandona Salerno

“De Luca abbandona la sanità salernitana. Dal piglio decisionista e peronista del governatore della Campania ci saremmo aspettati onestamente la riapertura degli ospedali di Agropoli e Scafati, il potenziamento di quelli di Cava de’Tirreni, Pagani, Mercato San Severino e Polla, e il rilancio definitivo di Nocera Inferiore e Battipaglia-Eboli, senza dimenticare il consolidamento del lavoro già avviato per Sarno, Oliveto Citra, Vallo della Lucania, Roccadaspide e Sapri, grazie alla sperequazione della differenza dei posti letto tra Napoli e Salerno, oltre uno ogni mille abitanti”. È quanto dichiara Edmondo Cirielli, deputato di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale.

“Pensavamo, pur essendo di destra, che un presidente salernitano facesse la differenza e, invece, si arretra. Perfino il Ruggi – continua – viene ridimensionato. Il nosocomio che avevamo designato come grande polo ospedaliero per tutto il Sud con mille posti letto e a cui avevamo accorpato Cava, Amalfi e San Severino per salvarli. E noi li abbiamo salvati per cinque anni dalla volontà di chiuderli, espressa dal Pd di Bassolino con il piano Zuccatelli”.

“Chiudono punti nascita – aggiunge Cirielli – e si spacciano per risultati positivi la non chiusura di reparti ad Amalfi piuttosto che a Cava de’Tirreni. Un vero disastro. I cittadini che, fiduciosi, avevano gioito per il fatto di avere finalmente un governatore salernitano che mettesse la parola fine a decenni di napolicentrismo, sono stati ingannati”.

“Bisogna dare atto a Caldoro – conclude – che, su spinta del piano sanitario alternativo a quello Zuccatelli, presentato dalla Provincia di Salerno, su mia richiesta, e grazie al lavoro della dottoressa Sara Caropreso, la sanità salernitana è stata garantita, rilanciata e difesa per cinque anni. Ora attendiamo i sindaci del Pd che sbraitavano annunciando i tagli del centrodestra che non ci sono stati e che adesso tacciono di fronte allo scempio operato da De Luca”.