Cirielli: «Non andrò in Forza Italia Pronto a seguire gli ex An» - Le Cronache
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Cirielli: «Non andrò in Forza Italia Pronto a seguire gli ex An»

A Roma la situazione politica, in continua evoluzione, è sotto i suoi occhi. Edmondo Cirielli, libero dalle preoccupazioni dell’amministrazione Provinciale, in queste ore sta seguendo, passo dopo passo, gli sviluppi di una possibile crisi di governo, tutta legata all’Election Day. “Sarebbe assurdo far votare gli italiani a distanza di un mese, con tutto ciò che comporta in termini di spesa pubblica. Il Governo Monti non può fare il tifo per il PD e deve adottare una scelta di equilibrio che, mi auguro, possa fare nel corso della prossima riunione del Consiglio dei Ministri”
Onorevole Cirielli ma se si dovesse votare prima della scadenza naturale, si andrebbe alle urne con il Porcellum?
“Questa è un’altra responsabilità che il Governo Monti dovrebbe assumersi anche dinanzi all’appello forte del Presidente della Repubblica. Non accettare la richiesta di quello che, ancora oggi, in Parlamento è il primo partito (il Pdl), significherebbe non solo sciogliere le Camere prima della scadenza ma impedire il completamento del percorso che ci deve portare ad eliminare la legge elettorale che nomina e non elegge i parlamentari”.
Ma oggi il Pdl con il quale dialogare è quello di Alfano o quello di Berlusconi?
“E’ in atto un forte dibattito, anche aspro. Per il momento esiste il Pdl, il partito di centro destra, ed io sto con il Pdl”
E se Berlusconi ricostituisce Forza Italia ?
“Io resto nel Pdl, certamente non posso andare con Forza Italia, poi se si dovesse dare vita ad una formazione erede di Alleanza Nazionale è chiaro che mi andrei a collocare in quella compagine”.
Torniamo alla legge elettorale, proviamo ad essere pessimisti ed immaginiamo le politiche del 2013 con il Porcellum. Cosa possono fare i partiti per evitare che si assista alle nomine dei parlamentari ?
“Credo che ci siano due strade percorribili. La prima è quella delle Primarie di Collegio che io immagino allargate a tutti: agli iscritti del Pdl che, in provincia di Salerno, sono oltre 20.000 ma anche ai tanti semplici elettori di centro destra che, per diversi motivi, non si sono iscritti. Insomma un concetto di primarie molto ampio nel quale far confluire le diverse aspirazioni ad una candidatura”.
Ed il secondo metodo ?
“Beh, non dimentichiamo che a febbraio di quest’anno, in provincia di Salerno, abbiamo celebrato un congresso provinciale del PDL, nel quale gli iscritti sono stati chiamati ad esprimere una preferenza. Insomma i nomi di chi riscuote maggiore consenso nel salernitano sono stati già indicati dai nostri elettori”
Onorevole, perdoni il vuoto di memoria, ma i nomi dei piu’ votati al congresso provinciale del Pdl ?
“Noto che l’età avanza! I piu’ votati furono Marcello Feola e Lello Ciccone”.