Ciao Serena, ora avrai un paradiso da fotografare - Le Cronache
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Ciao Serena, ora avrai un paradiso da fotografare

Ciao Serena, ora avrai un paradiso da fotografare

di Monica De Santis

Alla fine il cancro ha avuto la meglio. Serena Sammarco, la fotografa amata e conosciuta da tanti, è morta ieri, dopo aver lottato tanto contro un mostro troppo forte. I suoi amici più cari da giorni sapevano che le condizioni di Serena erano peggiorate, si aspettavano questa notizia, anche se nessuno voleva crederci, o meglio anche se tutti speravano in quel miracolo che poi non è accaduto. Ieri, infatti, il cuore di Serena si è fermato per sempre. 42 anni, nota fotografa di cerimonie, aveva iniziato a scattare fotografie all’età di 15 anni, verso i 25 anni circa trasforma la sua passione in un lavoro. Inizia a fotografare prima la notte salernitana, quella movida amata e contestata al tempo stesso dai salernitani, per poi passare agli eventi fino ad arrivare ai matrimoni. Solare, divertente… la notizia della sua morte si è diffusa in città nel giro di pochi minuti. Dedine e decine i messaggi di cordoglio sui social, decine le foto postate per ricordare questa giovane donna che sognava di aprire il suo nuovo studio in via Eugenio Caterina, ma che è stata bloccata dalla malattia e dalla pandemia. “Ciao Serena te ne sei andata ma la tua arte resterà sempre dentro e con noi”. Scrive su Facebook Giovanni Falci. “Paola, mettiti nella luce – La luce, la luce e’ tutto – La luce per te non era mestiere – Era amore, doni che hai fatto fino alla fine – Salernity era decollato solo grazie a te Che ricevesti in una sola giornata mille scatti da tutte le finestre di salerno – Perche’ tu eri amata – E più di tutto sapevi amare – Sapevamo tutti, hai smesso di soffrire, – Ma questo nulla toglie al dolore, all’ingiustizia di una donna giovane con tanti sogni nel cassetto – I miei di cassetti saranno sempre piene delle foto bellissime che mi hai donato – Ai miei eventi, ai miei figli a Dario – Scatti rubati e mandati su whatsapp perché sapevi quanto amassi la fotografia – E quel negozio sospeso – E gli scatti al san Leonardo – Un firma indelebile per la citta – Una strada per lei, che le ha percorse tutte – Che la città ricordi un’anima sensibile, un artista, una mia amica – Mi hai spezzato il cuore” E’ il commovente messaggio che gli dedicato Paola Iannone, e come lei tantissimi altri. Tanti quelli che hanno anche voluto ricordare il regalo che Serena ha voluto fare ai “suoi angeli” come ama chiamarli. Quei medici ed infermieri dell’Unità d’ Oncologia Medica Universitaria dell’Ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona, diretta dal dottor Stefano Pepe, che hanno tentato di salvarle la vita e che l’hanno seguita durante il suo primo ricovero, nel pieno del primo lockdown. Scatti che Serena pubblicò sul suo profilo facebook per ringraziare il lavoro dei medici e degli infermieri che non si è mai fernato neanche durante il pieno dell’emergenza sanitaria.