Impresa. Famiglia. Comunità. Sono i valori non negoziabili che Nicola Ciancio, commercialista classe 1977 impegnato da venti anni anche come educatore in realtà giovanili, mette in fila sullo stesso rigo nel piano regolatore etico della città di Salerno. Il professionista è candidato al Consiglio comunale nella lista di Salerno per I Giovani: “Salerno è la mia città. La città dove sono nato, cresciuto e in cui mi sono formato come uomo. È la città che amo. Ho deciso di candidarmi perché nella mia vita ho sempre dimostrato l’amore attraverso l’impegno quotidiano”. Ciancio è revisore legale dei conti e consulente tecnico del Tribunale di Salerno. Ha aperto la sua campagna elettorale a Villa Wenner, nel rispetto dei protocolli di sicurezza, “per guardare negli occhi le persone a cui voglio bene”. Presente all’appuntamento il primo cittadino Vincenzo Napoli, il suo candidato sindaco: “Ha cultura politica e personale, una grande sensibilità umana e istituzionale -sottolinea-. È aperto al dialogo e soprattutto non disponibile alla mediazione al ribasso su quel polo valoriale che ruota intorno alla famiglia e alla comunità. Un vero uomo di squadra garante del pluralismo delle idee e sua sintesi autorevole”. Il professionista salernitano è sposato da dodici anni con l’avvocato Federica Franchni e ha due figlie, Sofia di undici anni e Greta di nove. “La famiglia -afferma- è il seme di quel futuro luminoso che si realizza nel presente. Salerno deve essere una città aperta alle famiglia, deve saper essere città-famiglia. Abbiamo parchi, un lungomare meraviglioso e tante realtà impegnate durante l’anno ad offrire servizi di ogni tipo per genitori e bambini. Non mancano i luoghi della condivisione e nemmeno le occasioni di incontro. Serve una piattaforma di raccordo per realizzare una programmazione annuale che coinvolga tutte le aree della città. Allo stesso tempo è necessaria una costante ed efficace opera di comunicazione. Molto spesso le famiglie non sanno come informarsi sulle iniziative”. La realizzazione di un “tempo libero di qualità” deve appartenere anche ai compiti della politica e delle istituzioni pubbliche. “Quando si governa un paese, e lo stesso vale quando si amministra una città -annota Ciancio- bisogna avere una idea della vita. I programmi devono essere ancorati a qualcosa di più profondo della semplice, sebbene necessaria e doverosa soluzione delle criticità immediate. Ad ispirare le azioni concrete devono essere principi e valori, i più alti. L’unico interesse da affermare e realizzare è il bene comune”. Ciancio è responsabile Terzo Settore dell’associazione di promozione sociale Opera. Tra le iniziative una campagna di screening con tamponi covid gratuiti e una serie di laboratori musicali e artistici per i bambini nelle parrocchie cittadine. “Lo spirito di comunità -osserva- deve appartenere alla quotidianità di ognuno di noi ma naturalmente chi ha il compito di amministrare una città, e quindi il potere di incidere su di essa in qualche modo, deve aiutare chi aiuta, favorire integrazione e inclusione sociale, attivare e accompagnare processi solidali. A Salerno ci sono tante realtà impegnate ogni giorno al servizio della comunità. Magari sono piccole realtà che non si vedono ma si fanno sentire. È giusto aiutarle ad aiutare il prossimo”. Capitolo impresa. “Sono commercialista e perfettamente consapevole del sudore sulla fronte di chiunque è chiamato a confrontarsi ogni giorno con le dinamiche del mondo del lavoro -precisa Ciancio-.. Dei sacrifici come dei successi, della difficoltà come dell’entusiasmo dell’impresa. Non tutti possono fare tutto ma, tutti, devono avere l’opportunità di provarci, la possibilità di scegliere, il diritto di resistere nei momenti difficili. La politica e le istituzioni pubbliche hanno il dovere di costruire le medesime condizioni favorevoli di partenza sostenendo, nel mezzo del cammino e nei limiti delle proprie competenze e possibilità, chi lavora. Non importa come. Importa farlo. Chi amministra deve avere una visione ampia senza però mai perdere di vista i bisogni quotidiani dei cittadini”. Per il professionista salernitano la filiera politico-istituzionale di cui gode in questo momento la nostra città è un valore aggiunto. È “una straordinaria opportunità per l’intera regione e per il nostro territorio”. La collegialità appartiene invece alla sua cultura d’azione. È tratto identitario come la fermezza sul piano dell’etica personale, professionale e pubblica. “Ci sono centimetri del fare -conclude Ciancio- che conquisteremo insieme. Ci sono centimetri dell’essere che non cederemo mai”.
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