Chiesti gli arresti per i parlamentari di Fi Cesaro e Pentangelo - Le Cronache
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Chiesti gli arresti per i parlamentari di Fi Cesaro e Pentangelo

Chiesti gli arresti per i parlamentari di Fi Cesaro e Pentangelo

Un Rolex e 10mila euro in contanti in cambio della nomina pilotata di un commissario “amico” per ottenere il rilascio del permesso a costruire. A ricevere orologio e soldi, secondo quanto ricostruito dalla Procura di Torre Annunziata, rispettivamente il deputato di Forza Italia Antonio Pentangelo e il senatore azzurro Luigi CESARO, da parte di Adolfo Greco, imprenditore già agli arresti domiciliari, e Tobia Polese, proprietario dell’hotel La Sonrisa di Sant’Antonio Abate, entrambi titolari della Polgre Europa 2000 srl, società proprietaria dell’ex area industriale Cirio di Castellammare di Stabia. Proprio sulla riconversione dell’area si sono concentrate le indagini della Procura oplontina, culminate nell’esecuzione di 9 misure cautelari, due delle quali, custodia agli arresti domiciliari, nei confronti di CESARO e Pentangelo ma sospese con richiesta di autorizzazione alle Camere di appartenenza. Secondo la ricostruzione degli investigatori, dopo il fallimento dell’iniziale strategia che prevedeva la modifica del Put della costiera sorrentino-amalfitana attraverso un accordo con il capogruppo Pd in Consiglio regionale della Campania Mario Casillo, Greco e Polese avrebbero “mutato referente politico” e, d’intesa con il tecnico di fiducia, l’ingegnere Antonio Elefante, avrebbero puntato a intervenire sull’assetto normativo vincolistico vigente nell’area ex Cirio, ottenendo la modifica della legge regionale 19/2009 ad opera del collegato alla legge di stabilità finanziaria del 2014.  La norma prevede espressamente l’applicabilità delle norme premiali del cosiddetto “piano casa” ai territori sottoposti ai vincoli di inedificabilità relativa, di natura paesaggistica, imposti dal Put. Sulla scorta di tali modifiche normative Greco, in considerazione delle resistenze manifestate dai funzionari dell’Utc del Comune di Castellammare di Stabia, avrebbe quindi ottenuto da Antonio Pentangelo, quale vicepresidente della Provincia di Napoli, la nomina di un commissario ad acta nella persona dell’architetto Maurizio Biondi, per il rilascio del permesso a costruire. Le indagini hanno consentito di accertare che Biondi era legato da uno stretto rapporto personale e professionale a Luigi CESARO e al figlio, con il quale Biondi condivideva lo studio professionale. Quale corrispettivo della nomina pilotata, Greco e Polese avrebbero corrisposto a Pentangelo un orologio marca Rolex di ingente valore economico e a Luigi CESARO la somma in contanti di 10mila euro.