Caso Soget, il Comune pensa all’estensione dell’affidamento - Le Cronache
Attualità Salerno

Caso Soget, il Comune pensa all’estensione dell’affidamento

Caso Soget, il Comune pensa all’estensione dell’affidamento

Brigida Vicinanza

Comune di Salerno e Soget: una storia senza fine e ancora una volta polemiche a Palazzo di Città sulla società che continua a vessare i salernitani. Adesso addirittura si pensa ad un’estensione dell’affidamento proprio da parte del Comune di Salerno, soprattutto dopo tutte le polemiche e dopo che l’amministrazione stessa aveva fatto una sorta di “mea culpa”, iscrivendo la società sul casellario informatio dell’Anac di Cantone. Ed è proprio all’Anac che il consigliere di Forza Italia Roberto Celano scrive nuovamente. Il consigliere di opposizione è infatti tornato sul piede di guerra chiedendo con fermezza e per l’ennesima volta la risoluzione del contratto tra Palazzo di Città e la società che si occupa della riscossione dei tributi, dopo che quest’ultima era stata appunto iscritta – come già annunciato dallo stesso Celano – sul casellario informativo Anac per l’errata esecuzione degli obblighi contrattuali con penali pari ad euro 88.000. Celano questa volta prova a scendere nei dettagli e a “spulciare” tra i documenti che riguardano gli altri enti pubblici italiani. Tutti accomunati dalla Soget, ma anche dagli stessi problemi. A differenza di Salerno però gli altri Comuni hanno provveduto a sciogliere il contratto con la società o addirittura a non affidare proprio il servizio di riscossione dei tributi a quest’ultima, è il caso di Torre Annunziata che la esclude per dichiarazioni non veritiere così come a Bari, mentre nel comune di San Vitaliano viene applicata una penale di 3000 euro e la conseguente risoluzione del contratto. «Nel mentre la Soget sembrerebbe non avere più i requisiti e viene esclusa dalle gare in altri Enti – ha sottolineato Celano – parrebbe che proprio in questi giorni si discuta di una estensione dell’ affidamento da parte del Comune al suo “vorace” ed oppressivo “braccio armato”, utilizzato per far cassa con ogni mezzo e per stalkerare perfino contribuenti corretti pur di acquisire risorse finanziarie per resistere dal default. Riteniamo che l’Amministrazione ed i vari responsabili in indirizzo non possano ormai fingere di non conoscere e debbano nell’immediato intervenire». Ma Celano già in passato aveva posto l’accento proprio sulla presenza nella società della figlia del nuovo assessore al bilancio Luigi De Greca. E a quanto pare il suo contratto, che scadeva il 18 maggio è stato prorogato fino al 30 giugno.