Caso Multiproprietà, Avvocati salernitani chiedono i danni alla Figc - Le Cronache
Salernitana

Caso Multiproprietà, Avvocati salernitani chiedono i danni alla Figc

Caso Multiproprietà, Avvocati salernitani chiedono i danni alla Figc

Un gruppo di avvocati – tifosi della Salernitana,  Giovanni, Massimo e Benedetta Falci  nonchè Vittorio, Luciano e Antonia Provenza hanno scritto alla Federazione Italia Gioco Calcio. In una lettera provocatoria pubblicata su Le Cronache i professionisti salernitani chiedono  il risarcimento danni ai tifosi della Salernitana per essere stati messi in condizione di avere “sofferto” e  ” sperato” invano la promozione della loro squadra del cuore per l’ ingiusta norma Noif.

Secondo gli avvocati – tifosi la Federazione non si è “preoccupata  ” di non falsare di fatto il campionato di B. “Riteniamo – dicono – che, affrontando la problematica anche in tal modo,  tra il serio ed  il faceto, si possa stimolare una ulteriore riflessione  sulla vicenda multiproprietà che possa giungere a soddisfacenti conclusioni per la nostra Amata.

LA SALERNITANA PUO’ GIURIDICAMENTE ANDARE IN SERIE A CON LOTITO

E’ diventato un tormentone ormai da anni il fatto che, per l’esistenza di una norma federale che vieta la possibilità di essere proprietario, o comunque avere partecipazioni in più società di calcio, la Salernitana che fa capo a Lotito non potrebbe andare in serie A perché il patron è anche il presidente della Lazio.

La ratio della disposizione risiede in possibili alterazioni della regolarità del campionato a cui dovessero partecipare due squadre con lo stesso “proprietario”.

Ragionandoci un poco sopra a questo problema, con l’ausilio solo dei principi generali del diritto, mi sono convinto che in caso di promozione, la Salernitana deve essere ammessa a svolgere il campionato in massima serie.

Questa la riflessione: la Federazione ha consentito l’ammissione della Salernitana ad iscriversi al campionato di serie B.

La Federazione, allora, ben conoscendo la composizione sociale della società, non avrebbe dovuto consentire, attraverso l’iscrizione, lo svolgimento di un campionato irregolare.

E’ irregolare, cioè, consentire di partecipare ad una squadra che non può essere promossa. E’ irregolare consentire alle altre squadre di non doversi confrontare con tutte le altre partecipanti ma con una di meno.

Per vincere in serie C o in serie A ogni squadra deve confrontarsi nel primo caso con 17 squadre (18 partecipanti) e nel secondo con 19 (20 partecipanti); invece per vincere in serie B dovrà confrontarsi con 18 (20 partecipanti) perché la Salernitana è fuori gioco.

Si dirà, ma se venisse promossa Lotito venderebbe le proprie quote e tutto si regolarizzerebbe. Non è così semplice.

Se Lotito non trova l’acquirente che succede?

Mi sembra, ed è anche logico, che la norma federale non consenta la donazione o altra forma di trasferimento entro certi gradi di parentela, e dunque l’eventualità non è lasciata alla volontà di un’unica persona ma, necessariamente deve riguardare un possibile acquirente.

La conclusione allora non può che essere quella di un “legittimo affidamento” della Salernitana e dei suoi tifosi nella condotta tenuta dalla Federazione.

Ci hai consentito di partecipare e allora devi consentirci di poter vincere il torneo e, dopo, in caso di impossibilità della vendita, devi consentirci di partecipare al torneo di serie A.

Se così non è si apre uno scenario di possibili richieste di risarcimento dei danni da parte dei tifosi nei confronti della Federazione.

Ogni tifoso cioè, sarebbe legittimato a chiedere il risarcimento per avere “sofferto” invano, per avere “sperato” inutilmente nella vittoria della propria squadra.

Ovviamente in base al ragionamento svolto in precedenza la controparte non può che essere la Federazione che ha consentito, con l’iscrizione, l’inutile passione dei tifosi non vincenti prima ancora dell’inizio del campionato.

I sottoscrittori del presente articolo sono già pronti a mettere in mora la Federazione e richiedere il risarcimento e sono a disposizione per la tutela dei tifosi delusi.

Avv.i Giovanni, Massimo e Benedetta Falci e Vittorio, Luciano e Antonia Provenza