Caso Aliberti, nuove accuse del pentito Fattoruso - Le Cronache
Cronaca scafati

Caso Aliberti, nuove accuse del pentito Fattoruso

Caso Aliberti, nuove accuse del pentito Fattoruso
“Aliberti era disponibile” così Massimo Fattoruso, pentito ex esponente del clan Aquino-Annunziata parla dell’ex sindaco Pasquale e del fratello Nello. ‘Disponibile’ per il neo collaboratore di giustizia ha un solo significato ‘era pronto a favorirci’. Nel corso dell’interrogatorio del 5 ottobre scorso Fattoruso spiega i rapporti che gli Aliberti, Pasquale e Nello hanno con esponenti del clan Matrone, e non solo. Racconta anche di una mazzetta che l’imprenditore Antonio Viscardi avrebbe dovuto pagare a Nello Aliberti per alcuni lavori edili sul territorio di Scafati e di un incontro in un bar di Scafati dove era presente anche un altro ex politico, Giancarlo Fele. E su domanda della polizia giudiziaria e del pm Vincenzo Montemurro che lo interrogano racconta: “Aliberti con Matrone, come con altri appartenenti al gruppo Matrone, era in buon rapporto perchè comunque, era in buon rapporto con Generoso Di Lauro e questi faceva capo a Franchino Matrone. Per buoni rapporti intendo che è una persona disponibile a favorirci e quindi anche a favorire il clan Matrone se ce n’era bisogno a livello comunale”. Il collaboratore su espressa domanda sostiene di non aver mai visto insieme Michele Matrone (figlio del boss Franchino Matrone, ndr) con Pasquale Aliberti, ma con il fratello Nello, sì. “Con Pasquale no, però con il fratello sì. Li ho incontrati presso il bar Nappo ed erano molto amici, la stessa cosa come quando ho incontrato Nello presso il bar che sta a via Passanti di fronte al cimitero dove quel giorno avevamo appuntamento io, Giancarlo Fele e Antonio Viscardi che avevano anche appuntamento con Nello Aliberti. Antonio Viscardi gli doveva una mazzetta per un lavoro fatto a livello edile perchè bene o male Viscardi diciamo gli Aliberti facevano prendere i lavori al Viscardi che nell’ambiente è vicino a Matrone”. Il neo pentito delinea la figura dell’imprenditore Viscardi e sostiene che già il padre di questi “era una persona vicina al clan Matrone, adesso se ne occupa il figlio Antonio”.
Il pentito, fratello di Francesco Fattoruso ucciso in un agguato di camorra, racconta quello che sa agli inquirenti, delinea personaggi e circostanze e parla dei rapporti tra Antonio Viscardi, l’imprenditore edile, e l’ex assessore ai lavori pubblici della giunta Aliberti, Giancarlo Fele: “Antonio e Giancarlo Fele sono anche soci per quanto riguarda le auto a noleggio: Maserati, Ghibli, Maserati Levante, Porsche Cayenne, una società che hanno all’estero in Romania – dice il pentito -. Le auto le immatricolano nuovamente in Romania quindi con targhe rumene e le mettono, le portano qua che poi le auto là non ce l’hanno mai portate. Le auto stanno sola qua in Italia e le tengono in gestione la Di Palma Rent e la Golden cars”. Secondo Fattoruso, oltre ai collegamenti con il clan Matrone i due – Viscardi e Fele – hanno rapporti anche con i Langella (nota famiglia camorristica di Boscoreale, ndr) sia la Di Palma Rent che la Golden cars farebbero capo a loro.