«Casa “Gallo” non è un ospizio» - Le Cronache
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«Casa “Gallo” non è un ospizio»

«Casa “Gallo” non è un ospizio»

di Matteo Maiorano

A seguito dell’articolo da noi pubblicato il 29 ottobre il dott. Franco Cesareo, ideatore e realizzatore della Casa di accoglienza Lions “Luigi Gallo” ha voluto fare qualche precisazione: «L’opera realizzata è destinata ai familiari degli ammalati ricoverati presso l’Ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona in particolari condizioni di gravità ( ricoverati in rianimazione, mamme di neonati, soggetti bisognevoli di terapie di elezione praticate in day hospital, etc). E’ un’opera quindi di solidarietà nei confronti di chi vive un momento buio della propria esistenza, bisognevole di conforto morale e materiale. Non è un ospizio». L’attività di ospitalità alberghiera è gestita dalla Cooperativa Arcobaleno. I Soci, tutti prestatori d’opera, sono stati formati per svolgere questo particolare ruolo di assistenza morale e materiale agli ospiti offrendo loro ospitalità alberghiera in camere (condizionate e riscaldate) singole o doppie a fronte di una retta giornaliera appena sufficiente a coprire i costi di gestione. Franco Cesareo è quindi arrivato all’episodio rilanciato dalle nostre colonne: «Dopo l’estate è stato necessario sospendere l’attività dovendo procedere alla sostituzione delle tubature del sistema di condiziomento. In portineria fu affisso un cartello con il quale si informavano gli ospiti che sarebbero iniziati i lavori». L’azione non è differibile, non potendo affrontare l’inverno senza riscaldamento. «Tutti gli ospiti hanno lasciato libera la propria camera tranne il sig. U.B. adducendo quale motivazione la propria invalidità totale. Invitato più volte dal personale addetto si è sempre opposto facendo addirittura intervenire un avvocato, oltre ai carabinieri per meglio sostenere la propria posizione». Cesareo inoltre dichiara: «Addirittura in presenza dei Carabinieri espose sul banco della reception un rotolo di banconote. Con quale finalità?! Forse intendeva mettere a disposizione le somme dovute visto che dal mese di maggio non ha provveduto al pagamento della retta giornaliera?» Venerdì Cesareo si recò presso la Casa per ritirare il “Libro degli Ospiti”. Nel corso di tale visita fu visto il sig. U.B., il quale «Quest’anno non ha mai esibito la documentazione medica richiesta ripetutamente dal personale addetto. Il Sig. U.B., infatti, era stato accolto nella Casa a fronte della esibizione di una certificazione medica che attestasse la propria condizione di ammalato bisognevole di terapie in day hospital. Si è appreso che poiché aveva intenerito le ragazze che gestiscono in autonomia l’ospitalità con il racconto della propria travagliata esistenza, queste avevano trasgredito la regola che prevede un soggiorno breve. Il sig. U. B. era stato ospitato addirittura per quattro anni». Cesareo infine sottolinea come l’uomo si sia allontanato spontaneamente: «La responsabile della Cooperativa fu invitata ad attivarsi per denunciare il fatto all’autorità competente per ottenere un provvedimento di allontanamento di U.B., questi però ha reso tale compito ancora più agevole. Infatti venerdì si è allontanato dalla Casa senza preavviso. Fu atteso fino alle 12.15. Ma invano. Nessuno ha quindi cacciato l’uomo dalla struttura». Ultima considerazione: «L’Associazione Casa di Accoglienza Lions Onlus, non gode di alcun contributo pubblico».