Caro energia: la testimonianza di una ceramista argentina trapiantata nel borgo di Stella Cilento - Le Cronache
Attualità Salerno Sud

Caro energia: la testimonianza di una ceramista argentina trapiantata nel borgo di Stella Cilento

Caro energia: la testimonianza di una ceramista argentina trapiantata nel borgo di Stella Cilento

di Arturo Calabrese

Il caro bollette non risparmia nessuno e colpisce anche le piccole botteghe artigiane. I costi aumentano vertiginosamente anche per loro e si sentono maggiormente a causa proprio della loro modesta grandezza soprattutto per quanto riguarda il volume di affari.  La provincia di Salerno ha un’antica tradizione di produzione della ceramica che non è legata solo a Vietri, ma anche all’interno e nello specifico alle aree montuose del Cilento. A Stella Cilento, e più nello specifico nel borgo di San Giovanni, sorge una piccolissima attività portata avanti da Mariana Sofia Gonzales, argentina di nascita ma cilentana di adozione che diversi anni fa ha sposato un cilentano e si è trasferita a Stella. Al di là dell’oceano, la donna aveva imparato le tecniche della ceramica e per oltre venti anni l’ha lavorata. Venuta in Cilento, ha scoperto l’antica tradizione e circa un decennio fa ha cominciato a produrre oggetti in ceramica nel piccolo laboratorio che aveva allestito. Lo faceva non come lavoro, ma come passatempo e per passione. Il successo riscontrato, l’ha spinta ad aprire una vera e propria attività. Cinque anni fa, dunque, nasce Ceramiche Matria Cilento Antico. Ed è così che lo studio e le idee di Mariana diventano realtà: tazze, piatti, maioliche, piastrelle, bricchi e tutti gli altri oggetti tipici delle case e della tavola vengono creati dalle sapiente mani dell’artista. «Nei miei studi sulle antiche tradizioni – dice la donna – ho riscoperto anche le modalità di pittura e i disegni per decorare le mie creazioni. Ciò che produco rispecchia ciò che si faceva un tempo sia nelle forme che nelle decorazioni». Il sogno di Mariana diventa dunque realtà e inizia a lavorare anche per importanti realtà come il museo di Paestum e la Certosa di Padula. Arrivano le commissioni per ricorrenze e cerimonie, per semplici abbellimenti nelle case o per regali. Il Covid e la pandemia hanno rallentato la produzione, ma l’artista non si arrende e stringe i denti. Le commissioni tornano e pian piano si rientra nella normalità «ma adesso la situazione è nuovamente difficile – racconta – per produrre le mie ceramiche uso due forni e consumo dunque molta energia. Rispetto allo scorso anno, nel medesimo periodo, la bolletta di luce e gas è quasi triplicata e ancora non ho ricevuto quella del mese corrente. Purtroppo mi aspetto un salasso perché ho lavorato di più e ho consumato più energia». Se da una parte i costi di produzione sono aumentati, c’è anche una forte impennata dei costi delle materie prime: «la creta ormai costa moltissimo – argomenta la ceramista – se fino all’anno scorso, dieci chili costavano anche 4 euro, oggi arrivo a pagare 15 euro. Parliamo di costi aumentati del quadruplo e il loro destino è che continuino a salire». La piccola azienda fatica ad andare avanti ma resiste e riesce a sopravvivere anche in un piccolo borgo come Stella Cilento, di certo non un luogo di passaggio per i grandi flussi turistici. «Questa è la terra che mi adottata – le parole di Mariana – e non posso lasciarla. Avrei potuto spostarmi in un centro più grande con un negozio, ma tra spese di fitto e di auto avrei avuto problemi. Rimango dunque qui e resisto». L’idea della ceramista è quella di iniziare a vendere il proprio prodotto online e spedirlo dunque in tutto il mondo. «Ho avuto varie richieste ma ho dovuto sempre declinarle – ragiona – ora però sto puntando molto sui social per farmi conoscere e per far conoscere le mie produzioni. Nel contempo, sto valutando i metodi di spedizione e di imballaggio più comodi e sostenibili per tutti, sia per me che per i clienti. La ceramica è fragile – spiega – e dunque l’imballaggio deve essere efficiente per resistere agli urti. Si può fare, questo è certo, ma ci vuole attenzione, impegno e studio. Ciò non mi spaventa e infatti sto valutando varie soluzioni». Il sogno di Mariana Sofia Gonzales continua, ma il futuro è sempre incerto e quello prossimo lo è ancora di più: «I prezzi di produzione sono ormai altissimi e diviene complesso pagare tutte le spese e rientrare con gli investimenti. Io produco beni non necessari – riflette – ed io temo  che una famiglia media, per risparmiare, possa rinunciare ad un mio prodotto. Nel caso non posso dare loro torto, ma ciò non aiuta assolutamente». L’idea dell’artista di vendere su internet è legata proprio alla necessità di aumentare le vendite e di conseguenza gli introiti. «Non sarà facile – conclude – e di certo gli altissimi costi rendono tutto più difficile».