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Carcere di Fuorni: i detenuti non temono i provvedimenti

Ancora cellulari e stupefacente nel carcere di Fuorni. Questa volta è stato il detenuto Salernitano L. P. , già coinvolto nella rissa di qualche giorno fa, a tentare di far “arrivare a destinazione” la merce. I continui e serrati controlli degli agenti ed i provvedimenti adottati dalla direzione della casa circondariale di Fuorni non sembrano spaventare affatto i detenuti, o una parte di essi, che continuano imperterriti nei loro intenti. Sono passati solo pochi giorni dalla mega rissa scoppiata nella prima sezione (detenuti comuni) tra napoletani e salernitani per l’affermazione della leadership e dopo una calma apparente ed il trasferimento in Sardegna di uno dei protagonisti della scazzottata, ieri, ci si è ritrovati nuovamente di fronte ad un detenuto che era in possesso di un piccolo quantitativo di sostanza stupefacente e cellulari. Cosa questa già accaduta, in più occasioni, nelle passate settimane. Nel dettaglio. Ieri mattina, su disposizione del comandante del reparto, il Commissario Gianluigi Lancellotta, la vice comandante e i suoi uomini hanno rinvenuto 2 cellulari smartphone di ultima generazione nelle disponibilità del detenuto salernitano L. P., già coinvolto nella rissa di venerdì scorso. In questa settimana, L. P. era stato tenuto sotto stretta osservazione dagli agenti della polizia penitenziaria e quando, ieri mattina, il carcerato si è recato in infermeri agli agenti che lo avevano accompagnato lo hanno sottoposto ad una perquisizione personale. L. P. aveva addosso un telefono Samsung e un IPhone 5 oltre a 10 grammi di hashish. Ai poliziotti che gli hanno chiesto ragione di quel materiale L.P. ha riferito di averlo trovato all’interno dell’istituto, ma non si esclude che il soggetto abbia chiesto di recarsi in infermeria per avere la possibilità di recapitare telefoni e stupefacente a qualche altro detenuto. I telefoni sequestrati sono stati messi a disposizione della magistratura immediatamente avvisata dell’accaduto. Intanto, prosegue l’iter burocratico necessario per il trasferimento in altri istituti di pena italiani dei detenuti coinvolti nella rissa scoppiata venerdì scorsa e che portò al ferimento di un detenuto, della direttrice e di un agente.