“Capisco la paura dei genitori, ma la scuola va fatta in presenza” - Le Cronache
Attualità

“Capisco la paura dei genitori, ma la scuola va fatta in presenza”

“Capisco la paura dei genitori, ma la scuola va fatta in presenza”

di Monica De Santis

Altri due giorni di didatti a distanza al Liceo Torquato Tasso, ma non per gli alunni delle prime che invece dovranno fare lezione in presenza. Così ha stabilito ieri pomeriggio il consiglio d’Istituto del liceo salernitano. Così riferisce la dirigente scolastica Carmela Santarcagelo… “Una decisione che il consiglio ha preso in virtù delle richieste di tanti genitori che hanno paura e sono preoccupati, e che francamente non mi trova d’accordo. A scuola ad oggi non c’è nessun contagio, quindi, ad oggi, non c’è la necessità di applicare la Dad. Capisco le loro preoccupazioni, sono legittime, ma quello che vorrei far capire a tutti, è che ci sono dei protocolli da rispettare. Non dobbiamo farci prendere dall’isteria generale, questa è la stagione dell’influenza, capiterà che un ragazzo verrà a scuola con qualche linea di febbre oppure che questa gli salirà durante le lezioni, ecco in questo caso si deve applicare il protocollo, ovvero chiamare i genitori, i quali devono avvisare il medico di base che a sua volta parlerà con l’Asl e decideranno il da farsi. Non si può gridare subito al Covid, e puntare il dito contro un ragazzo e la sua famiglia”. Se il caso della scorsa settimana era solo, così come è stato poi, fortunatamente, confermato, un sospetto Covid, perché ha scelto di adottare per tre giorni la Dad? “Perché i genitori hanno tempestato di telefonate sia la sottoscritta che i coordinatori di classe. Erano tutti in allarme. Alla fine per la tranquillità di tutti abbiamo deciso di far venire a scuola i ragazzi delle prime, mentre per le altre classi abbiamo dato ad ogni famiglia la possibilità di scegliere, o fare lezione in presenza, oppure a distanza” Perché questi altri due giorni di Dad? “Sempre per accontentare le richieste dei genitori. Come dicevo prima, hanno paura e non vogliono mandare i figli a scuola. Ma quello che vorrei far capire è che la scuola è un luogo sicuro. Mi spiego. Noi abbiamo attivato tutti i protocolli che il dipartimento della sanità ci ha indicato. Abbiamo le aule Covid, abbiamo collaboratori Ata davanti ad ogni bagno che puliscono ogni volta che un alunno entra. Abbiamo rispettato il distanziamento tra i ragazzi. Devono sempre indossare la mascherina tranne quando stando seduti al proprio banco. La scuola viene sanificata ogni giorno. E da oggi abbiamo in servizio un infermiere. La sua presenza è molto importante, perché potrà essere di supporto ai docenti, ma soprattutto potrà intervenire in caso di qualsiasi necessità. Insomma la sicurezza la garantiamo, quindi non vi è ad oggi nessun motivo per non far lezione in presenza. Dobbiamo capire e far capire a tutti che la curva dei contagi in Campania è in continuo aumento, ma che questi sono a scuola. Ma soprattutto che la scuola si deve attenere a quello che dice il comitato tecnico scientifico non a quello che dice un genitore. Noi dobbiamo fare didattica in presenza, non per un nostro capriccio, ma perché questa è la scuola. La scuola è in presenza. La Dad deve essere una misura da usare solo in casi estremi”. Stando alle disposizioni ministeriali quando di deve attivare la Dad? “Solo quando ci sono casi accertati di Covid e non per altre situazioni. Il Ministero, inoltre, controlla anche la nostra organizzazione, nostra intesa come scuole. Da tre settimane, noi dirigenti, inviamo dei report informativi, nei quali comunichiamo se ci sono o ci sono state eventuali situazioni Covid, se ci sono o ci sono stati alunni, docenti o collaboratori in quarantena e se è stato necessario sospendere e perché la didattica a distanza”. Vi sono arrivati i banchi monoposto? “Quelli acquistati dalla scuola si, gli altri 80, come ci ha comunicato il ministero, arriveranno intorno al 15 ottobre. Questi saranno utilizzati nelle aule più piccole, mentre negli spazi più grandi che stiamo ancora recuperando metteremo i banchi biposto, dove ovviamente si siederà un solo alunno” Ad oggi quante sono le classi che non riescono ad accogliere tutti gli alunni? “Sono 6. In queste classi abbiamo una mancanza di spazio per 3 o 4 gli alunni. Per loro abbiamo adibito delle piccole aule, dove con un docente, si collegano in streeming e seguono la lezione. Ovviamente, non sono sempre gli stessi alunni a stare in queste aule, ma fanno una rotaci ha comunicato il ministero, arriveranno intorno al 15 ottobre. Questi saranno utilizzati nelle aule più piccole, mentre negli spazi più grandi che stiamo ancora recuperando metteremo i banchi biposto, dove ovviamente si siederà un solo alunno” Ad oggi quante sono le classi che non riescono ad accogliere tutti gli alunni? “Sono 6. In queste classi abbiamo una mancanza di spazio per 3 o 4 gli alunni. Per loro abbiamo adibito delle piccole aule, dove con un docente, si collegano in streeming e seguono la lezione. Ovviamente, non sono sempre gli stessi alunni a stare in queste aule, ma fanno una rota