Capacchione - Sel, patto anti De Luca - Le Cronache
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Capacchione – Sel, patto anti De Luca

Capacchione – Sel, patto anti De Luca

di Andrea Pellegrino La senatrice democrat Rosaria Capacchione tira fuori i nomi e questa mattina, in compagnia di Peppe De Cristofaro, senatore di Sel parleranno di liste per le Regionali ed anche del duplice omicidio di Fratte. L’appuntamento è a Napoli alle ore 11,30 presso la sala conferenze del Polo dello Shipping e l’incontro ha tutto il sapore di annunci che cambieranno il corso politico della competizione elettorale. Tant’è che non si esclude la presenza di Salvatore Vozza, candidato alla presidenza della Regione Campania con “Sinistra al Lavoro per la Campania”. Ieri mattina la Capacchione avrebbe già raggruppato i suoi. All’ordine del giorno il caso delle liste a sostegno del candidato presidente Vincenzo De Luca ma anche il duplice omicidio di Fratte che ha comunque macchiato la campagna elettorale salernitana e regionale. Posizioni, quelle della Capacchione, che giungono all’indomani delle forti dichiarazioni di Roberto Saviano che ha parlato di “Gomorra nelle liste di De Luca”. Perplessità, dice la Capacchione, avanzate in tempi non sospetti. «Si vedevano le foto ed i nomi già prima della presentazione ufficiale delle liste. Sentivo persone di cui mi sono occupata nella mia vita precedente (da giornalista, ndr)». Ed in particolare la Capacchione non avrebbe digerito i nomi di Enrico Maria Natale (candidato in Campania in Rete, la lista allestita dal senatore fittiano Enzo D’Anna), Giovanni Zannini e dell’ex senatore Tommaso Barbato (quest’ultimo candidato in Campania Libera). «Abbiamo impiegato – dice – trenta anni per liberarci di alcuni personaggi politici che ora sono alleati di De Luca e quindi del Pd. Io non posso tollerare ciò». Quanto a De Luca, dice: «Penso che abbia letto le mie perplessità ma non mi ha mai chiamato. Probabilmente, ritengo che queste cose non gli interessino». E sul duplice omicidio di Salerno, interviene anche Salvatore Vozza: «La vicenda è gravissima. Due persone ammazzate all’inizio di una campagna elettorale; immagino cosa potrebbe accadere quando si tratta di gestire e controllare i pacchetti di voto. Che la camorra abbia messo le mani sul sistema di affissione è un segnale gravissimo e preoccupante. Abbiamo chiesto – sottolinea Vozza – al Ministro dell’Interno di venire e convocare i comitati per l’ordine pubblico e la sicurezza in ogni prefettura e alla stessa Commissione Parlamentare Antimafia di venire qui in Campania perché tra quello che è accaduto per i manifesti e quello che è accaduto con le liste si dà un’immagine della Campania assolutamente sbagliata e preoccupante. Saviano ha lanciato un allarme molto serio e sarebbe sbagliato non prenderlo in seria considerazione. Gli va dato atto – conclude Vozza – che su questi temi ha una forza e una fermezza straordinaria in difesa della legalità». Replica alle accuse, Vincenzo De Luca che invita tutti alla convention che terrà questa mattina al cinema Metropolitan di Napoli: «I nomi degli “impresentabili”, ovvero 4-5 persone in liste collegate (quindi non fatte dal PD) su centinaia di candidati, che quando stavano con Caldoro nessuno ne parlava mentre ora che stanno con De Luca diventano dei mostri. Era meglio non presentarli? Forse si, per una questione di opportunità politica. Tuttavia, nelle liste che appoggiano De Luca non c’è Gomorra, ma uomini e donne che lottano da sempre contro la camorra: politici perbene, generali, questori, professori, imprenditori e tutta gente normale che cerca una Campania migliore e diversa con De Luca».