Caos porto. La lettera a Cronache: Le difficoltà sono esterne e interne. A farne le spese gli operatori portuali - Le Cronache
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Caos porto. La lettera a Cronache: Le difficoltà sono esterne e interne. A farne le spese gli operatori portuali

Caos porto. La lettera a Cronache: Le difficoltà sono esterne e interne. A farne le spese gli operatori portuali

Sui disagi al porto commerciale di Salerno  la considerazione viene direttamente da uno degli operatori dello scalo portuale. Si tratta del dottore Giuseppe Camorani, agente Raccomandatario Marittimo e presidente Salerno Impresa Compagnia Portuale s.r.l. che affida a queste colonne il suo pensiero: Lo scalo salernitano ha sempre avuto performance di elevato standard quantitativo e qualitativo ponendosi all’attenzione di tutti ed ottenuto spesso  il riconoscimento di “porto modello”. I risultati sono stati raggiunti principalmente grazie alla comprensione e sinergia di tutti gli operatori e fornitori dei servizi portuali, Istituzioni ed Autorità preposte. Il tutto si è svolto e continua ad essere sotto il diretto controllo delle Autorità preposte e comunque sempre nel rispetto delle leggi e regolamenti vigenti. Le difficoltà operative direttamente collegate alla viabilità esterna ed interna al porto nonché la mancanza di spazi sono sotto gli occhi di tutti e sicuramente a farne le spese sono proprio gli operatori portuali che, molte volte, devono farsi carico di costi extra per soddisfare le esigenze dei loro mandanti pur di mantenere i traffici ed i livelli occupazionali. Questa situazione, aggravata anche da una concorrenza spudoratamente al ribasso,  non produce certamente gli sperati benefici economici alle imprese, anzi…E’ quindi palese che la risoluzione dei problemi sta nelle mani degli stessi operatori (non di terzi)  che dovrebbero meglio gestire le aree in concessione ed a disposizione, suggerire alternative valide e condivisibili da tutti (il porto è pubblico e non ha padroni), organizzare i turni di lavoro per un più sicuro e rapido svolgimento delle operazioni, garantire apertura e chiusura dei propri uffici / strutture in linea con le esigenze degli automezzi in entrata / uscita, non organizzare stoccaggio di rotabili e mezzi autonomi in aree di transito o eventualmente utilizzabili per altre merci, ridurre al minimo lo stoccaggio di merce in porto, etc. Ritengo quindi che l’interesse primario debba essere quello di un dialogo e confronto aperto, e non certamente una prevalenza di interesse proprio ed attacco alle Istituzioni ed Autorità che svolgono da sempre il proprio ruolo nel rispetto di tutti e di tutto.