Cani e gatti avvelenati: che vergogna - Le Cronache
Primo piano

Cani e gatti avvelenati: che vergogna

SAN CIPRIANO PICENTINO. Una vergogna senza fine. Dopo i continui episodi dei mesi scorsi, nelle ultime ore si sono registrati nuovi casi di avvelenamento di cani e gatti in strada. Una decina di animali hanno, questa volta, purtroppo perso la vita dopo aver ingerito stricnina. Non solo randagi, ma anche cani di proprietà, con tanto di collare, venuti a contatto a quanto pare con i primi. La modalità è sempre la stessa: cibo misto a veleno lasciato in vari punti del paese. Vere e proprie trappole, dunque, che non lasciano scampo ai poveri cani e gatti che poi vengono ritrovati privi di vita sul territorio. I ritrovamenti sono avvenuti tra San Cipriano centro e le frazioni di Campigliano e Filetta. C’è la mano assassina di una o forse più persone ad agire. E forse qualcuno a sollecitarla. Un modo di risolvere, a quanto pare, il problema dei randagi che davvero non può essere né accettato né compreso. Una vergogna inammissibile che ha scatenato un’autentica bufera nella giornata di ieri, così come successo nelle scorse occasioni. L’eccessiva presenza soprattutto di cani era stata segnalata da diversi cittadini nelle precedenti settimane. Una presenza anche di branchi ritenuta pericolosa, nonostante in tanti continuino a testimoniare che mai si siano dimostrati aggressivi così come in tanti avevano chiesto un maggiore impegno del Comune rispetto al problema. Un dibattito già in corso, dunque, tra diverse anime della cittadina picentina. Ma nessuno, almeno ufficialmente, aveva chiesto rimedi estremi come questi degli ultimi giorni. Qualcuno però ha agito diversamente. E al momento non si sa chi. Le immagini tra la scorsa notte e ieri mattina sono state raccapriccianti. Uno spettacolo non degno di una società civile. Uno sterminio in strada. C’è chi non riesce a farsene una ragione: “Ogni qualvolta si registrano polemiche per la presenza di cani, puntualmente avviene un avvelenamento collettivo”. Un dato che fa riflettere. E piovono accuse anche sull’amministrazione che, a detta di alcuni cittadini, non riesce a risolvere il problema del randagismo. “Ha un debito verso il canile e non ha mai accettato progetti di sterilizzazione e microchippatura, anche gratuita” afferma qualcuno.
Accuse che si leggono ugualmente sulla pagina Facebook Comune di San Cipriano Picentino. Gli ultimi episodi si erano registrati tra marzo e giugno. Era intervenuta anche la Lega per la difesa del cane. E già allora diversi volontari e animalisti si erano scagliati contro il Comune “per non avere avviato un programma di sterilizzazione”.