Campania Libera, Fausto?Morrone porta i conti in Procura - Le Cronache
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Campania Libera, Fausto?Morrone porta i conti in Procura

I rimborsi elettorali di Campania Libera, la lista civica che ha sostenuto prima la candidatura a Governatore di Vincenzo De Luca e poi a quella a sindaco di Salerno, finiscono in Procura e all’attenzione della Corte dei Conti. L’esposto è a firma di Fausto Morrone, già consigliere comunale salernitano ed segretario provinciale della Cgil. Proprio colui che ha avuto ragione di recente, dopo aver presentato una denuncia presentato quando sedeva tra i banchi d’opposizione di Palazzo di Città, sull’illegittimità della stabilizzazione di nove dipendenti. Ora Morrone porta all’attenzione all’autorità giudiziaria penale e contabile la vicenda, già sollevata dal gruppo civico “I figli delle Chiancarelle”, relativa agli ingenti rimborsi elettorali finiti nelle casse del movimento politico “Campania Libera”. In pratica l’ex sindacalista ricostruisce dettagliatamente il tutto, riportando anche le dichiarazioni di chi avrebbe dovuto beneficiare (in quanto eletto) dei rimborsi e che invece avrebbe dichiarato di non aver ricevuto un soldo. «Gli eletti alla Regione (Gianfranco Valiante) e al Comune nella lista Campania Libera si sono affrettati a dichiarare pubblicamente di non aver mai ricevuto un solo euro di sostegno alla loro campagna elettorale – scrive infatti Morrone – in aggiunta, l’unico consigliere regionale eletto è immediatamente transitato nelle file del gruppo Pd in consiglio. Siamo di fronte, perciò, a una lista che non finanzia i suoi candidati e eletti, che formalmente non è presente in consiglio regionale, ma drena ingenti risorse pubbliche per rimborsi elettorali. Inoltre, segnalo la stranezza dei versamenti da parte del Pd regionale alla lista: sono anch’essi provenienti dai rimborsi elettorali pubblici previsti per i partiti politici? Oltre a ciò, a capo di Campania Libera ci sono tutti personaggi che hanno un rapporto di collaborazione o dipendenza retribuito con società facenti capo al Comune di Salerno». I conti di Campania Libera Secondo i conti, e secondo quanto pubblicato anche sulla Gazzetta Ufficiale: «Per le elezioni regionali – dice Morrone – l’associazione che ha sostenuto Vincenzo De Luca ha maturato un credito di circa 600.000 euro. A quest’ultima somma si sono aggiunti, stranamente, i versamenti del Pd regionale relativi ad un accordo che prevedeva l’elargizione di 800.000 euro suddivisi in quattro rate annuali, in aggiunta ad ulteriori 75.000 euro, versati sempre dalla medesima struttura di partito: questi ultimi in occasione delle elezioni comunali del 2011 nelle quali il Pd, tra l’altro, non partecipava. Ad aggiungersi a questi importi vanno i circa 300.000 euro versati da privati e i circa 400.000 euro versati da enti. Quindi, siamo di fronte ad un bilancio che supera abbondantemente il milione di euro». Gli interrogativi di?Morrone Ricordando che gli eletti dichiarano di non aver mai ricevuto un soldo dalle casse della lista, la domanda di Morrone è: «Dove sono finiti i soldi?».«Siamo di fronte, perciò, a una lista che non finanzia i suoi candidati e eletti, che formalmente non è presente in Consiglio Regionale, ma drena ingenti risorse pubbliche per rimborsi elettorali. Anche quelle rivenienti da enti potrebbero essere di origine pubblica, d’altronde, se versate, ad esempio, da aziende partecipate o controllate dal Comune capoluogo. E sarebbe anche istruttivo sapere chi sono i privati che hanno manifestato cotanta generosità per la strana lista, poiché se risultassero detentori di cariche o incarichi pubblici o aggiudicatari di appalti pubblici si rivelerebbe una evidente situazione, quantomeno, di inopportunità politica dei versamenti e dell’accettazione degli stessi». Ed, ancora segnala l’ex sindacalista: «Oltre a ciò, a capo di Campania Libera ci sono tutti personaggi che hanno un rapporto di collaborazione o dipendenza retribuito con società facenti capo al Comune di Salerno». Ed ecco come era formata la struttura, almeno fino al 30 aprile 2012. Francesco D’Acunto presidente (ex presidente del Cstp), Matteo Picardi tesoriere, Ferdinando Argentino, Mena Arcieri e Sabatino Capo revisori; Carmelo Masturzi, Bruno Di Nesta, Stefano Salimbene soci. La nuova sede ad Agropoli Infine, segnala Morrone: «Solo di recente la sede dell’associazione sarebbe stata trasferita ad Agropoli: forse dovrà supportare la candidatura alla Regione di Franco Alfieri, attuale sindaco della cittadina cilentana, molto chiacchierato al momento per alcune vicende giudiziarie che lo hanno lambito e per evitare una eventuale presenza imbarazzante per la lista del Pd?». (andpell)