- Ergastolo al soldato russo. Una sentenza cattiva e dannosaPubblicato 18 ore fa
- Fondazione Teseo: Stefano Amodio: “Corso di laurea triennale, per i giovani opportunità”Pubblicato 20 ore fa
- Vaiolo delle Scimmie, il dottor Tozzi: Non pericoloso come il CovidPubblicato 1 giorno fa
- Intervista con il Colonnello della guardia di Finanza Gerardo Severino: Vi parlo di FalconePubblicato 1 giorno fa
- Si presentano i tre candidati sindaco di Rinascimento Partenopeo nel CilentoPubblicato 2 giorni fa
- Emergenza acqua, cabina di regia in PrefetturaPubblicato 2 giorni fa
- Artisti in campo per l’UcrainaPubblicato 2 giorni fa
- Presentazione della Relazione Annuale del Garante campanoPubblicato 2 giorni fa
- Come cambia la comunicazione politica per catturare il consenso degli elettoriPubblicato 2 giorni fa
- Il ritorno dell’Orchestra del MartucciPubblicato 2 giorni fa
Camorra, in manette gli autori della stesa in piazza Trieste e Trento: tra loro una minorenne

I Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli hanno dato esecuzione a un decreto di fermo emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia e dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli a carico di 6 persone (di cui una minorenne) ritenute responsabili di detenzione e porto illegali d’arma da fuoco, spari in luogo pubblico e danneggiamento, reati aggravati da metodo e finalità mafiose per aver commesso il fatto avvalendosi della forza d’intimidazione del clan camorristico dei “Minichini-De Luca Bossa” e per mostrare superiorità nei confronti del clan “Mariano”. L’indagine, condotta dai militari del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata, aveva preso inizio la notte del 19 marzo scorso, quando alcuni soggetti in sella a scooter avevano esploso numerosi colpi d’arma da fuoco contro le attività commerciali di piazza Trieste e Trento, una delle piazze più frequentate, anche a tarda notte, del centro storico di Napoli. Le indagini hanno portato a individuare l’esecutore materiale dell’esplosione dei colpi d’arma da fuoco e a scoprire il movente: una lite avvenuta il giorno prima in quella piazza tra un personaggio ritenuto affiliato al clan “Minichini – De Luca Bossa” di Ponticelli e un soggetto ritenuto affiliato al clan “Mariano” dei quartieri Spagnoli. Il giorno dopo, in risposta, la dimostrazione di forza organizzata per incutere timore a “quelli dei Quartieri” e affermare la propria superiorità anche in un territorio a distanza da quello ove è attivo il gruppo degli “offesi”.