I salernitani producono meno organico. Intanto il “compost” dell’impianto di Salerno arriva agli agricoltori e De Luca parla del ciclo dei rifiuti: «Con la responsabilità ai Comuni finirà un “manicomio”. I lavoratori del Consorzio? Quelli che ci servono rientreranno nel nostro piano industriale, gli altri in esubero saranno comunque connessi al piano di raccolta». Così, nella mattinata di ieri, è partita la prima consegna di compost fertilizzante prodotta dall’impianto di compostaggio di Salerno. Il “compost”, ovvero la lavorazione dei rifiuti organici prodotti nel Comune di Salerno, arriverà ad un’azienda agricola della Piana del Sele, questa ridurrà enormemente i costi acquistandolo il prodotto a condizioni più vantaggiose dall’impianto salernitano. «Sono usciti dall’impianto i primi camion carichi di compost diretti in aziende della Piana del Sele, è un traguardo importante e la dimostrazione che il rifiuto può rappresentare una risorsa per il territorio se viene gestito correttamente. Abbiamo segnali positivi nella raccolta differenziata dal mese di agosto, con il 72,47%, nel primo semestre 2012 registriamo anche un miglioramento rispetto al 2011 – ha proseguito l’assessore all’ambiente per il Comune di Salerno, Gerardo Calabrese – abbiamo notato però che c’è una diminuzione di rifiuto organico. Gli scarti alimentari che provengono dalle nostre cucine sono in diminuzione, la stessa composizione organica negli ultimi tempi si è modificata e questo lascia presumere che i nostri cittadini stiano consumando meno alimenti e lo stiano facendo con maggiore attenzione». All’impianto di compostaggio, situato nella zona industriale della città, era presente anche il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca: «da questo impianto ricaviamo un compostaggio di qualità e ci sarà un grande risparmio per l’agricoltura nei nostri territori. Questa struttura di gestione di rifiuti viene visitata con frequenza da tantissimi studenti, è un vero e proprio gioiello per tutto il paese. Visitano una struttura all’avanguardia in Italia, con degli impianti fotovoltaici istallati sui tetti grazie ad un investimento del Comune di Salerno. Funziona tutto con l’energia elettrica prodotta dall’impianto di compostaggio e non abbiamo costi energetici, credo che attiveremo a breve il collegamento con la rete elettrica per utilizzare il biogas prodotto – ha proseguito il sindaco di Salerno parlando di come passerà, dopo dicembre, la responsabilità sul ciclo integrato dei rifiuti – abbiamo completato tutto questo in previsione della competenza completa da parte del Comune per il ciclo dei rifiuti. Ci sono più soggetti che in maniera demenziale, in Campania, intervengono attualmente sul ciclo dei rifiuti. Noi facciamo la raccolta in area urbana, poi li portiamo ad Ostaglio ma lì interviene il Consorzio, poi c’è la società Eco-ambiente che gestisce l’impianto di trito-vagliatura di Battipaglia, lì interviene la Regione per organizzare i flussi per portarli fuori dalla Campania, un vero e proprio manicomio. A fine anno respireremo perché avrà termine tutto questo, la competenza andrà ai Comuni, i lavoratori del Consorzio saranno integrati nel piano industriale per la raccolta dei rifiuti nella misura in cui ci servono. Per prima cosa definiamo il piano industriale, il personale in esubero dovrà essere impegnato in altri lavori socialmente utili o connessi al piano di raccolta dei rifiuti».
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