- Angelo Grimaldi: “Ricchezza geotermica solo nel Sud”Pubblicato 1 giorno fa
- Trasporti e infrastrutture, oggi manca un piano per la circolazione con i tirPubblicato 1 giorno fa
- Il tramonto del glamour di Salerno e l’Assessorato all’EsteticaPubblicato 1 giorno fa
- L’editoriale/ L’imbarazzante silenzio di Claudio TringaliPubblicato 1 giorno fa
- Oltre 90 chili di rifiuti raccolti sulla spiaggia di via AllendePubblicato 3 giorni fa
- Approvato il progetto di 20milioni di euro contro lo spopolamento del comune di SanzaPubblicato 3 giorni fa
- Salerno, Nocera Inferiore e Campagna al raduno nazionale della Polizia di StatoPubblicato 3 giorni fa
- Annunziata: “Salerno oggi è tra i porti più moderni in Europa”Pubblicato 3 giorni fa
- L’assessore Brigante a tutto campo: le novitàPubblicato 3 giorni fa
- De Luca contro Di Maio: da bibitaro a venditore di chinotti e nocciolinePubblicato 3 giorni fa
Bimba morta a 12 anni in ospedale a Salerno, tre indagati

Due medici e un infermiere dell’ospedale di Salerno risultano – formalmente indagati per la morte della 12enne salernitana deceduta la notte di Ferragosto al “Ruggi” dove era arrivata con febbre alta. Un atto dovuto per permettere al personale coinvolto nella vicenda di nominare dei periti di parte in occasione dell’autopsia. A informare l’autorita’ giudiziaria dell’accaduto erano stati proprio i medici del reparto di Pediatria che non avevano riscontrato “cause evidenti attribuibili a giustificazione dell’exitus”. La Procura di Salerno, dunque, dopo l’esame esterno, ha disposto il sequestro della salma e l’autopsia. I risultati dell’esame autoptico – effettuato dal medico legale Giuseppe Consalvo – chiariranno le cause del decesso della 12enne. La ragazzina era arrivata al pronto soccorso pediatrico del “Ruggi” il 14 agosto intorno alle 23.30 con la febbre molto alta. Subito era stata presa in carico dai medici per i prelievi e le indagini del caso. Ma dopo mezz’ora era andata in arresto cardiaco, rendendo vano anche l’intervento di due rianimatori che per un’ora avevano provato a salvarle la vita. A quel punto i medici del reparto di Pediatria, non riuscendo a individuare una causa evidente che giustificasse la morte, hanno preferito informare l’autorita’ giudiziaria per provare a dare una risposta al decesso.(