Bigliettazione propria: placet delle aziende, ma la Regione ci metta le risorse. Sita, destino dopo Pasqua - Le Cronache
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Bigliettazione propria: placet delle aziende, ma la Regione ci metta le risorse. Sita, destino dopo Pasqua

Senza risorse non si fanno biglietti… in proprio. Arrivano le prime reazioni da parte delle aziende di trasporto pubblico locale in merito alla delibera di Giunta regionale che introduce la nuova bigliettazione in capo alle singole ditte, pur mantenendo attiva la tariffazione integrata prevista da UnicoCampania. Il presidente del collegio dei liquidatori del Cstp, Mario Santocchio, ha auspicato che alla contrazione tariffaria corrisponda una integrazione di risorse da parte della Regione stessa. Dunque, per far si che non sia un investimento a perdere per le aziende di tpl, Palazzo Santa Lucia deve metter mani al portafogli.
Un provvedimento considerato, nel complesso, positivo dal momento che, in tal modo, si consente l’ingresso direttamente nelle casse aziendali dei ricavi da traffico. Il punto è quantificare questi ricavi da traffico. Secondo i dettami del provvedimento giuntale di Palazzo Santa Lucia, i nuovi ticket aziendali avranno una flessione di prezzo di almeno il 15% su quello di corsa semplice. Se ora il biglietto semplice Cstp costa un euro e 20, costerà un euro con l’entrata in vigore, che è comunque facoltativa per le ditte di trasporto che potranno decidere di restare con l’attuale regime tariffario Unico. Per quanto riguarda Sita, invece, si passerebbe dagli attuali 4 euro a circa 3 euro e 40 centesimi. Insomma, ricavi sì, ma minori. Un bene per i pendolari, un dubbio amletico per i dirigenti delle aziende.
Per questi ultimi, ora, c’è da capire se il gioco valga la candela, come conferma con le sue parole il presidente Santocchio che non contesta la riduzione, ma invoca un aiuto da parte della Regione: «Nulla da eccepire sull’introduzione dei nuovi titoli di viaggio – ha spiegato – e sulla riduzione del costo dei biglietti, essendo misure che vanno a beneficio dei nostri viaggiatori e con l’obiettivo di incentivare l’utenza ad utilizzare i servizi Tpl. E’ giusto, però, rimarcare che i minori ricavi generati dalla riduzione del costo dei biglietti ricadranno, purtroppo, sui bilanci delle singole aziende del settore, costrette già a fare i conti con bilanci in rosso. E’ pertanto necessario, a mio avviso, che le istituzioni adottino provvedimenti anche a supporto delle aziende, con lo stanziamento di nuove risorse». Insomma, ci sono da fare alcune valutazioni prima di decidere.

 

Sita e la riunione tecnica a Napoli. Torna da Napoli con la certezza di un obbligo di servizio per Sita sud fino al prossimo 30 giugno e la promessa di non applicare il taglio del 5% al settore trasporti per il 2013. L’assessore provinciale ai trasporti, Michele Cuozzo, ha presenziato alla riunione tecnica avente ad oggetto la questione Sita Sud. Confermato l’obbligo di servizio all’azienda fino al prossimo 30 giugno (poi ci saranno le gare), con decorrenza a partire dal primo febbraio. Una riunione che, per quanto tecnica, ha soddisfatto Cuozzo: «Restano da chiarire gli scompensi segnalati da Sita in merito ai servizi e ai pagamenti. Dovranno essere confrontati i bilanci e le commesse. Per questo, con tecnici e ingegneri, ci siamo aggiornati a dopo Pasqua. Intanto, su mia richiesta, l’assessore Vetrella si è impegnato a non applicare il taglio al tpl previsto per il 2013 ammontante al 5%. Una ulteriore riduzione, soprattutto per un territorio come il nostro, così esteso e particolarmente conformato, dove il trasporto su gomma rappresenta l’unica risorsa, sarebbe una camicia di forza messa alla provincia di Salerno che non avrebbe opportunità di crescita e sviluppo». Nel prossimo incontro la Regione e le tre Province dovranno trovare un definitivo punto d’incontro. Intanto, incombe sempre di più lo spettro della mobilità per il personale Sita che potrebbe partire a breve.

 

28 marzo 2013