Berlusconi a Caldoro «Resti al suo posto Bene la sua azione» - Le Cronache
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Berlusconi a Caldoro «Resti al suo posto Bene la sua azione»

Berlusconi a Caldoro «Resti al suo posto Bene la sua azione»

Dal Cavaliere c’è il disco verde: «Caldoro deve proseguire il suo lavoro perché ha operato bene in Campania». Forza Italia tutta fa quadrato intorno al Governatore della Campania, dopo l’inchiesta giudiziaria che ha colpito il suo segretario e che inesorabilmente si sta abbattendo politicamente su Palazzo Santa Lucia. A svelare il faccia a faccia tra Caldoro ed Silvio Berlusconi, il coordinatore regionale di Forza Italia Domenico De Siano: «Ero presente all’incontro tra il Presidente Berlusconi e il Governatore Caldoro. Il nostro leader è stato molto chiaro con Stefano incitandolo fortemente ad andare avanti perché sta operando bene. Forza Italia Campania, ma anche il partito nei suoi assetti nazionali, fa quadrato intorno a una persona per bene e un buon amministratore». Naturalmente in Regione sono giorni convulsi: l’inchiesta che coinvolge il braccio destro di Stefano Caldoro si aggiunge, tra l’altro, a tanti altri fronti giudiziari che riguardano però non la gestione del Presidente della Giunta ma il Consiglio regionale. Ma da De Siano giunge il chiarimento: «Sono temi diversi: una cosa è l’indagine sui consiglieri regionali, un’altra è quella che riguarda uno strettissimo collaboratore del Governatore, ma non lui direttamente, almeno per quanto fino ad ora è emerso. Tra l’altro – sottolinea il coordinatore campano di Forza Italia – sono vicende pregresse e lontane dall’esperienza governativa». Sulla possibilità che il Presidente della Regione possa fare un pensiero alle Europee, De Siano conclude: «Caldoro ha più volte dichiarato di voler andare avanti e fare il Governatore senza distrazioni. Lui sarebbe un ottimo candidato ma finirebbe nel mirino della speculazione politica, di chi potrebbe accusarlo di aver abbandonato il territorio». Solidarietà e vicinanza a Caldoro giunge anche dal deputato salernitano di Fratelli d’Italia Edmondo Cirielli che dice: «Io penso che siamo in un Paese democratico e garantista: ci vogliono tre gradi di giudizio per essere colpevoli. Forse per i politici bisogna riflettere se lasciare o non un incarico dopo il primo grado di giudizio e nel caso del Presidente Caldoro non siamo nemmeno a un avviso di garanzia: vada avanti». «Mi limito – dice l’ex presidente della Provincia di Salerno – a parlare sulla scorta di quello che ho letto dai giornali e credo che tutto si sia mosso da un atto troppo frettoloso della Banca d’Italia che ha segnalato alla Procura. Proprio perché siamo all’inizio dell’indagine io direi che è giusto aspettare gli sviluppi della vicenda prima di giungere ad affrettate conclusioni».

(andpell)