Battipaglia: dove sono le quote per la depurazione? - Le Cronache
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Battipaglia: dove sono le quote per la depurazione?

Battipaglia: dove sono le quote per la depurazione?

di Carmine LANDI

BATTIPAGLIA. Chiarezza sui fondi per la depurazione.

Il Comitato cittadino battipagliese per le bonifiche, timonato da Antonio Gazzaneo, chiede lumi all’Asis e all’Autorità di Ambito Sele. E pure al Comune di Battipaglia.

«Come sono stati utilizzati – si chiedono Gazzaneo e i suoi – i contributi per la depurazione?».

Il punto di partenza è la Convenzione per la gestione del servizio idrico integrato nell’Area Sele: correva l’anno 2012, e i contraenti, appunto, erano l’Autorità di Ambito Sele e l’Asis.

L’importante documento, all’articolo 16, parlava dell’istituzione di un fondo speciale per gli impianti di depurazione. Chi stipulò la convenzione parlava d’una quota di tariffa che «non è dovuta dagli utenti, anche se collegati alla fognatura, quando essa risulta sprovvista di impianti centralizzati di depurazione o gli stessi sono temporaneamente inattivi» ma che, invece, deve esser corrisposta dai contribuenti «anche nel caso in cui la fognatura sia sprovvista di impianti centralizzati di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi, solo allorquando sia stato conferito incarico per la progettazione delle opere ai fini della realizzazione o completamento dell’impianto di depurazione o tali interventi siano in corso di realizzazione purché siano compresi nel Piano di Ambito». Queste quote di tariffa, poi, stando ai dettami della convenzione, sarebbero dovute confluire «in un fondo vincolato intestato all’Autorità d’ambito, che lo mette a disposizione del gestore per l’attuazione degli interventi relativi alle reti di fognatura».

A Battipaglia, com’è noto, il mese prossimo dovrebbero prendere il via i lavori per il potenziamento dell’impianto di depurazione in località Tavernola e per il collettamento fognario di via Padova alla rete di Salerno: due importantissime opere, che la città attende da tempo, ma che saranno finanziate dal Ministero dell’Ambiente e dalla Regione Campania nell’ambito del “Programma strategico per le Compensazioni Ambientali nella Regione Campania del 18.07.2008 e successivo Atto di modifica in data 08.04.2009”.

Al Comitato, tuttavia, lo stanziamento non va giù. Nel 2012, ai tempi in cui il sindaco di Battipaglia era Giovanni Santomauro, una delibera consiliare stabilì legittimamente che quei fondi venissero utilizzati per la bonifica dei siti di stoccaggio temporaneo presenti sul territorio.

I soldi per la depurazione, insomma, andrebbero presi da quel fondo vincolato, previsto dalla convenzione del 2012: il rischio, altrimenti, è che i due siti battipagliesi che vanno ancora bonificati, ossia l’area della collina del Castelluccio e quella di località Buccoli, vengano ignorati ancora a lungo.

Il Comitato, allora, presenterà un istanza indirizzata all’Asis: «Vogliamo sapere – dichiara Gazzaneo – in che modo sono stati utilizzati quei soldi, sì da metterci l’anima in pace».

Gazzaneo, inoltre, sta chiedendo da un po’ di tempo un incontro all’Autorità di Ambito: per ora, le sue richieste sono state ignorate.