Basso Cilento, per il prefetto la parola d’ordineè «sinergie» - Le Cronache
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Basso Cilento, per il prefetto la parola d’ordineè «sinergie»

Basso Cilento, per il prefetto la parola d’ordineè «sinergie»

di Enzo Colabene

«Sinergie» raccomanda il prefetto ai sindaci. Proseguono presso la Prefettura di Salerno le riunioni del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica allargato alla partecipazione dei sindaci della provincia. Per il quarto appuntamento sono intervenuti gli amministratori locali di Alfano, Casaletto Spartano, Camerota, Centola, Celle di Bulgheria, Laurito, Montano Antilia, Morigerati, Roccagloriosa, Rofrano, San Giovanni a Piro, Sapri, Torre Orsaia e Vibonati nonché il presidente della Provincia di Salerno, l’assessore alla Mobilità del Comune capoluogo, i vertici provinciali delle forze di polizia e il comandante della Compagnia carabinieri di Sapri, territorialmente competente. L’incontro di ieri ha restituito la fotografia di un territorio – quello corrispondente al Basso Cilento che, dalla costa di Capo Palinuro si estende verso l’entroterra, sino a ricomprendere l’area della Comunità montana Bussento, Lambro e Mingardo – con problematiche che attengono prevalentemente alla difesa del suolo, per via del dissesto idrogeologico e idraulico, specialmente nelle aree interessate da incendi boschivi, alla sicurezza della circolazione, dovuta alla difficoltà nella manutenzione delle strade e all’atteggiamento poco prudente dei conducenti di veicoli su quelle a scorrimento veloce, alla tutela del patrimonio dal punto di vista ambientale a causa del deposito incontrollato di rifiuti, che interessa in modo particolare il Parco Nazionale del Cilento, come evidenziato dal sindaco di Morigerati presenteanche nella veste di vicepresidente dell’Ente. Quanto alla sicurezza in senso stretto, non sono state segnalate situazioni di particolare criticità, fatta eccezione per alcuni episodi di spaccio al minuto di sostanze stupefacenti, di microcriminalità durante la stagione estiva, soprattutto per i comuni rivieraschi, e di furti boschivi nelle zone interne. Un focus è stato, poi, dedicato ad aspetti più generali di governo del territorio: i sindaci hanno manifestato, infatti, l’esigenza di individuare soluzioni operative per intensificare la vigilanza nelle zone più a rischio, come le aree percorse dal fuoco, ed hanno espresso difficoltà nella gestione di progettualità per la messa in sicurezza, a causa della scarsità delle risorse a disposizione. Grande apprezzamento ha riscosso l’operato delle forze di polizia, in particolare dell’Arma dei Carabinieri che, nei comuni a densità demografica ridotta, costituisce molto spesso l’unico presidio di riferimento. Nel contempo, è stata sottolineata la necessità di potenziare l’attività del Gruppo Carabinieri Forestali all’interno del Parco Nazionale del Cilento e nelle aree dell’entroterra, dove la presenza degli operatori si rivela particolarmente preziosa in chiave deterrente. Il prefetto, nel tirare le fila rispetto ai contributi emersi, ha suggerito ai sindaci di puntare sulla “sinergia” come arma vincente da utilizzare a fronte delle carenze di risorse umane ed economiche che interessano soprattutto i comuni più piccoli, specialmente in tema di videosorveglianza, con la realizzazione di progettualità per aree omogenee, ed ha condiviso alcune delle proposte, come quella di incrementare la tutela della sicurezza della circolazione, preannunciando l’intenzione di utilizzare tutti gli strumenti a disposizione, come l’Osservatorio sull’incidentalità stradale. Al termine della riunione, è stato assicurato il più ampio supporto della Prefettura nella complessa e delicata attività che i sindaci sono chiamati a svolgere quotidianamente, con l’invito a coinvolgere anche le comunità di appartenenza sensibilizzandole verso una cittadinanza più attiva e consapevole.