Barricati nelle case di Cappelle, sfratto rinviato - Le Cronache
Cronaca

Barricati nelle case di Cappelle, sfratto rinviato

Rinviato a lunedì il primo sfratto esecutivo a Cappello. «Noi non abbandoniamo le nostre case. Vogliamo Vincenzo De Luca al nostro sgombero». Hanno lasciato questo messaggio e si sono barricate in casa le 14 famiglie occupanti abusive nel rione collinare di Cappelle.

Hanno ricevuto l’ordine di sfratto dal Comune di Salerno e proprio ieri, alle ore 9:00, doveva scattare il primo allontanamento per una famiglia con tre minori, una delle quali disabile. 
«Se vado via adesso mi mandano per strada – ha detto il signor Alfredo. Il primo, secondo l’ordine stabilito, a dover lasciare la casa in cui vive con la sua famiglia da circa un anno – i servizi sociali mi hanno proposto di portare i nostri figli in case famiglia, ma io non posso permettere che i miei figli vadano con sconosciuti, ho bisogno di un alloggio. Noi non vogliamo abbandonare queste case, allo stesso tempo però, come soluzione, chiediamo almeno una proroga. Vorremmo avere del tempo per trovare un’altra sistemazione dignitosa, io ho una figlia disabile e non posso permettermi di stare in strada. Lo faccio per i miei figli, che qualcuno ci dia una mano». Così, gli occupanti delle case di Cappelle, alla vista delle forze dell’ordine hanno incatenato l’ingresso della loro palazzina ribadendo, ancora una volta, la loro contrarietà ad abbandonare lo stabile.  «La proposta che ci hanno fatto i servizi sociali, sulle case famiglia, non è plausibile. Anche perché abbiamo chiamato queste strutture e ci hanno detto di avere soltanto due posti a disposizione, non c’è la possibilità di ospitare 14 famiglie – ha dichiarato una delle occupanti – non ci possono mandare così in mezzo a una strada. Abbiamo bambini, c’è una donna incinta e c’è anche Francesca. Una bambina disabile nel giorno del suo onomastico dovrebbe lasciare la sua casa? È una vergogna. Ci sono persone che hanno avuto case senza neanche essere in graduatoria, molti di noi abbiamo fatto richiesta diversi anni fa e non siamo mai stati presi in considerazione». Diversi anche i messaggi lasciati su cartelloni, anche al sindaco di Salerno Vincenzo De Luca: «Voglio Vincenzo De Luca al mio sgombero, forse ci sistema come ha fatto con Robertino l’extracomunitario. Il sindaco deve aiutare prima i suoi cittadini. A politici e servizi sociali diciamo: noi vogliamo un tetto per i nostri figli». 
Ed ancora: «Non vuoi l’occupazione abusiva a Salerno, allora ascolta i tuoi cittadini. Aiutaci se hai un cuore, non trattarci come bestie». 
La protesta dei cittadini di Cappelle è proseguita sino alla tarda mattinata di ieri quando, gli stessi occupanti delle case, hanno avuto notizia di rinvio a lunedì 8 ottobre del primo sfratto esecutivo.
Marco Rarità