Baldi: «Miei titoli tutti veri e non c'entrano con la nomina al Parco» - Le Cronache
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Baldi: «Miei titoli tutti veri e non c’entrano con la nomina al Parco»

«I miei titoli sono tutti depositati nelle sedi competenti. Sono tutti conquistati con sudore e fatica». Il consigliere comunale Germano Baldi chiarisce la sua posizione dopo l’acquisizione di atti da parte dei carabinieri al Comune e all’Ateneo di Fisciano per verificare alcuni curriculum vitae. Nel mirino, in particolare, sarebbero finiti tre cavesi che avrebbero partecipato ad un master in direzione sanitaria che si è tenuto all’Università degli Studi di Salerno. Tra questi quello di Germano Baldi, nominato di recente alla guida del parco regionale Foce Sele. Ma quale sia il collegamento sembrerebbe ancora non chiaro, anche perché Baldi precisa: «Il master in direzione sanitaria è ufficiale, vero, conseguito con lacrime e sacrificio e non ha niente a che vedere con i parchi regionali e le presente nomine».  Insomma non c’entra nulla. «Per essere nominato alla presidenza o in un parco, occorre essere iscritto in un albo regionale. Qui ci sono tutti i soggetti idonei per ricoprire le cariche. Io – dice Baldi – ci sto dal 2009, quando a Palazzo Santa Lucia c’era ancora Bassolino. All’epoca il mio partito di riferimento il Partito democratico. Il titolo sanitario davvero non c’entra nulla in questa vicenda». Basta gettare fango, basta congetture e farneticazioni, per l’ex assessore Germano Baldi che tra l’altro era stato già componente della giunta esecutiva del Parco dei Monti Lattari. «E’ tutto depositato e scritto. Poi parlano le date. Non capisco dove sia questo teorema». Ed ancora sul master, conclude Baldi: «Ci sono tutte le firme di presenze. Anche l’Ateneo ha risposto ed ha fornito tutti i chiarimenti. Davvero non capisco il nesso tra il master e le nomine». Intanto ritorna l’attenzione della Dda, dopo un periodo di silenzio, sul Comune di Cava de’ Tirreni. Nuovamente a Palazzo di Città fanno visita i carabinieri che seguono le indagini riferite ai vari filoni d’inchiesta messi in campo dalla Direzione distrettuale antimafia. Si parla anche di un nuovo Tsunami (dopo il primo che manette ed avvisi di garanzia), che potrebbe far tremare nuovamente Palazzo di Città. L’unica cosa certa, però, a quanto pare, solo le indagini della Procura e le acquisizioni di atti nei vari Enti coinvolti.

 

8 marzo 2013