«Azienda pronta a prendere sanzioni disciplinari». Borrelli e Morra esprimono solidarietà al giovane - Le Cronache
sanità Salerno

«Azienda pronta a prendere sanzioni disciplinari». Borrelli e Morra esprimono solidarietà al giovane

«Azienda pronta a prendere sanzioni disciplinari». Borrelli e Morra esprimono solidarietà al giovane

di Erika Noschese

«Bisogna capire il contesto. Ora siamo in fase di indagine e nel caso dovesse essere accertata la veridicità dei fatti l’azienda prenderà sanzioni disciplinari». Parla così il direttore generale dell’azienda ospedaliera universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona in merito al presunto episodio di razzismo verificatosi all’alba di domenica al pronto soccorso dell’ospedale Curteri di Mercato San Severino. «Bisogna capire se le frasi sono state dette a una persona, chiunque potesse essere, o se invece appartengo a un altro tipo di contesto», ha poi aggiunto il dg del nosocomio locale che di fatto ha già avviato un’indagine istruttoria, in cui si stanno raccogliendo tutte le informazioni che passeranno al vaglio del direttore Longo che valuterà il da farsi. Se dovesse trattarsi di un’infermiera la direzione strategica del Ruggi nominerà una commissione esaminatrice. Ma c’è di più, secondo il datore di lavoro del 21enne ivoriano, l’infermiera protagonista delle offese si sarebbe rifiutata di prestare le cure al ragazzo. Intanto, nella giornata di ieri Souleymane Rachidi è stato condotto nuovamente presso il pronto soccorso del Ruggi d’Aragona, a causa del dolore al petto. I medici del nosocomio hanno effettuato le analisi del caso, confermando la presenza di bronchite e solo nella tarda serata di ieri è stato dimesso. All’indomani di quanto accaduto, l’ordine delle professioni infermieristiche di Salerno sta accertando eventuali responsabilità di una propria iscritta. Il presidente Cosimo Cicia ha annunciato che se questo atto si dovese dimostrare vero prenderanno immediati e severi provvedimenti nei confroti di chi lo ha compiuto ma se dovesse rivelarsi una montatura ad hoc l’ordine provvederà a denunciare alle autorità competenti il giovane ivoriano, per diffamazione e calunnia della professione infermieristica. Nel frattempo, a diverse ore dall’episodio di razzismo di cui si sarebbe resa protagonista un’infermiera – stando a quanto denunciato dal giovane ivoriano attraverso un video pubblicato sui social – del pronto soccorso del Curteri di Mercato San Severino i riflettori sono ancora puntati, alla ricerca della verità e del colpevole. «Qualora dovesse confermare quanto denunciato, saremmo di fronte ad vergogna assoluta e senza precedenti, lesiva della dignità dell’intero sistema sanitario. Andremo fino in fondo, fatti del genere non devono ripetersi», ha dichiarato il consigliere regionale dei Verdi e membro della commissione Sanità Francesco Emilio Borrelli. Ad esprimere vicinanza e solidarietà al 21enne residente a Baronissi il sindaco di Pellezzano Francesco Morra: «L’Amministrazione Comunale di Pellezzano si stringe simbolicamente al fianco di Souleymane Rachidi, giovane atleta del nostro territorio, impegnato nella Valentino Mazzola di Coperchia – ha dichiarato il primo cittadino – Quello che è accaduto sabato sera è un episodio vergognoso che va stigmatizzato non solo per il disprezzo mostrato nei confronti di un ragazzo solo perché straniero, ma ancor più grave perché avvenuto all’interno di un luogo pubblico, un ospedale, un luogo in cui il prendersi cura del prossimo è soprattutto un dovere». A condannare fortemente l’accaduto anche +Europa Salerno, attraverso il vice coordinatore Domenico Campegna e la coordinatrice Alessandra Senatore: «Il gruppo salernitano di +Europa si stringe idealmente al fianco di Souleymane Rachidi, vittima di un episodio vergognoso che va stigmatizzato. A rendere ancora più doloroso quanto accaduto è il fatto che l’episodio è avvenuto in un nosocomio pubblico, un luogo in cui il prendersi cura del prossimo è soprattutto un dovere – hanno dichiarato – Di fronte a questo vergognoso episodio, ancor più grave per il fatto che è avvenuto all’interno di un ospedale e ad opera di un operatore pubblico nell’esercizio delle sue funzioni, ci auguriamo che venga fatta chiarezza e che vengano presi gli opportuni provvedimenti per stigmatizzare un deplorevole gesto di razzismo è ancor peggio la mancata assistenza nei confronti di un ragazzo solo perché straniero».