Avalon in Arte, l’avvincente rassegna - Le Cronache
Spettacolo e Cultura

Avalon in Arte, l’avvincente rassegna

SALERNO. Sabato scorso, negli spazi fastosi e festosi del Complesso di Santa Sofia, con suggestiva performance di Body Art curata da Giovanni Boccia e Lorenzo Basile, (Via Tasso SA) è stata inaugurata la terza rassegna d’Arte contemporanea Avalon in Arte (le opere saranno fruibili fino al 13 c.m.). Il prestigiosissimo evento artistico, che è impreziosito anche dalle concrezioni in ceramica del progetto “Ceramica Amica” dell’Istituto Statale d’istruzione secondaria superiore “S. Caterina da Siena” di Salerno, curato da un team di insegnanti alacremente fecondi e dalla sensibilità operosa della dirigente dell’Istituto “Elisabetta Barbone”, è stata sobriamente ed aristocraticamente ideata e curata da Dina Scalera presidente del prezioso sodalizio Avalon arte che, ha fatto della promozione e della diffusione artistico culturale il principio informatore della sua attività.
Alla serata inaugurale, introdotta e coordinata da Dina Scalera, hanno portato il loro contributo di idee, di promozione e stimolo, Gianfranco Valiante, consigliere regionale, Alfonso Bonaiuto, assessore comunale, in rappresentanza del Sindaco Vincenzo De Luca, impossibilitato ad intervenire, Vincenzo Maraio, assessore comunale al turismo, sport e spettacolo, e Luigi Crescibene che ha presentato le opere in esposizione.
E le concrezioni artistiche, empaticamente ammiccanti, dalle suggestivissime pareti, mai ruvide e bolse traslazioni del dato oggettivo, nella vivida fragranza della comunicazione intersoggettiva, si fanno disvelamento e respiro di elitarie urgenze interiori, di ebbre e frali risoluzioni, di empiti creativi sorvegliati ed esplicitati nell’armonia della rappresentazione, dell’introiezione del bello più vero che cerca e trova affatturanti margini per esondare. Le opere in esposizione, dallo svariante registro comunicativo, e dalla molteplicità di forme e moduli espressivi, sono tutte cifrate da vis personalissima, ma rinvengono, tuttavia, una comune identità nella mediterraneità estrinsecata in colori rugiadosi, vividi, albeggianti, sensuosi, croccanti, sfiaccolati, succosi e nella compostezza lineare che anche negli esiti più estremi, accentuati ed arditi rinvengono le irredimibili suggestioni del classicismo. Le opere in esposizione sono, comunque, lievitate da fermenti di intimi ripiegamenti, di scollanti abbandoni, di ripulsa dei ritmi freneticamente accelerati della società tecnologica, esosa, invasiva, trasmodante, distraente che sembra voler negare all’uomo creativo la possibilità di trovare fughe laterali, pause di silenzio, snodi risolutori alle leggi della fretta, della velocità, dell’invasiva socialità, della ricerca dell’utile. E così fragilità, consapevolezza, tensione, meraviglia, trasalimenti, scoramenti, innocenza, disincanti, sfumano, si raggrumano, si sfaldano, scompaiono, poi, tornano ancora sull’impalpabile giostra della vita che sussulta, scompare e ritorna ancora nel suo vertiginoso ed eterno girare tra tremori, bagliori, brividi, sospiri.
È la giostra della vita che trova nelle opere in esposizione una sua inimitabile resa estetica che ci coinvolge e distrae, ci avvita, ci sperde, ci ritrova.
E il silenzio, la capacità di estraniarsi dalle dirompenti frenesie di voci, di suoni, di smarrimenti nei tumulti e nel caos, manteca ancora le opere in esposizione. “La pittura, tra le varie espressioni artistiche, è la forma più idonea a slatentizzare le urgenze interiori, l’intimo approccio alle cose del mondo dell’animo, il “medium” inimitabile per ascoltare le voci del silenzio, il sentimento del perduto, le suggestioni personali, la sensibilità essenziale, l’anima segreta delle cose”.
Così scrive, tra l’altro, Luigi Crescibene nel catalogo, curato da Dina Scalera, che correda la mostra. Gli artisti di questa prestigiosissima rassegna d’Arte sono in sintonia con questo principio. Essi sembrano volerci aiutare a ritrovare, oltre quello opacizzato del futile, il sentiero più autentico e vero del nostro vivere.
Hanno esposto:
Lorenzo Basile, Anna Lisa Benvenuto, Giovanni Boccia, Letizia Caiazzo, Tommaso Campagnuolo, Pasquale Ciao, Anna Ciufo, Agnese Contaldo, Antonio Cosimato, Enzo D’Antonio, Mena D’Antonio, Alida de Silva, Katarina Drienovska, Angela Esposto, Adriana Ferri, Gail, Cono Giovanni Giardullo, Biagio Landi, Angelo Lazzano, Michele Martinelli, Dina Montesu, Rachele Montoro, Claudio Morelli, Maria Pellegrino, Carmine Prisco, Paola Siano, Giuseppe Torre, Francesco Tortora, Silvana Valese, Ada Valisena, Elena Vorobyov; …e i poeti: Mario Ascione, Giusy Bianchi, Anna Ciufo, Paola Concilio, Paola D’Angelo, Mena D’Antonio, Ronnj Medini, Antonella Nicois, Gennaro Keller, Ilde Rampino.