Aumento refezione scolastica, “scelta assurda da parte dell’amministrazione” - Le Cronache
Attualità Salerno

Aumento refezione scolastica, “scelta assurda da parte dell’amministrazione”

Aumento refezione scolastica, “scelta assurda da parte dell’amministrazione”

di Erika Noschese

È destinata a sollevare non poche polemiche la decisione dell’amministrazione comunale di Salerno di rivedere le tariffe per il servizio di refezione scolastica, soprattutto in questo periodo così delicato per le famiglie dopo due anni di pandemia e in seguito agli aumenti derivanti dalla guerra in Ucraina, tra caro vita e caro bolletta. A puntare il dito contro il Comune di Salerno è Michele Sarrubbo, presidente del Consiglio di Istituto della scuola Medaglie d’Oro, a nome di tutti i genitori che male hanno digerito la delibera di giunta la quale, tra le altre cose, prevede anche il pagamento del trasporto scolastico. “Il mondo della scuola, per il terzo anno consecutivo, è penalizzato da scelte scellerate. Questa volta, purtroppo, hanno messo le mani in tasca alle famiglie salernitane che usufruiscono del servizio mensa scolastica – ha ricordato Sarrubbo – con una delibera di Giunta Comunale, nel segreto delle stanze e senza una condivisione o un confronto in una assise pubblica quale il consiglio comunale, luogo appropriato per queste importanti decisioni, è stato stabilito di aumentare le tariffe comunali per il singolo pasto. Una scelta scellerata, ripeto, che per le famiglie è un vero e proprio salasso”. Da come si legge nella delibera, l’aumento coinvolge tutte le fasce Isee, con alcune modifiche che, di fatto, prevedono addirittura la cancellazione di una fascia, la seconda, e il conseguente accorpamento alla prima, fino ai seimila euro. “Così facendo hanno ben deciso che il contribuente pagasse questo scotto, senza alcuna agevolazione per le famiglie con più figli – ha attaccato il rappresentante d’istituto – Infatti per vedere qualcosa di serio, in termini di agevolazioni, si parte da un terzo figlio in poi, scelta assurda ma attenzione: non strumentalizziamo le mie parole, ben vengano queste iniziative di welfare ma non devono pesare sulle famiglie”. E ancora: “A pagare le spese, come sempre, è il cittadino che usufruisce del servizio refezione scolastica, soprattutto le famiglie nelle quali lavorano entrambi i genitori e non possono farne a meno”. In qualità di rappresentante d’istituto, Sarrubbo sta raccogliendo le istanze di tanti genitori della scuola Medaglie d’Oro, “ma anche i loro umori negativi di una operazione che dopo tre anni, tra ingressi ridotti e contingentati nelle mense scolastiche, un anno durante il quale non è stato possibile usufruire di questo servizio, questa scelta fatta da codesta amministrazione è da irresponsabili, colpendo ancora di più i bilanci familiari – ha aggiunto – il sottoscritto continuerà a seguire questa vicenda dando voce ad una comunità scolastica, augurandomi che anche altri genitori che ricoprono un ruolo, quali presidenti di consiglio o di istituto, daranno il loro contributo e voce a questa vicenda”. Sarrubbo ha poi annunciato che chiederà l’intervento della commissione trasparenza, attraverso il presidente Antonio Cammarota per riportare la vicenda nelle sedi opportune.