Auditorium, si segue la via del silenzio sui ritardi sulla sua apertura Marzullo: «Non ho nulla da dire» - Le Cronache
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Auditorium, si segue la via del silenzio sui ritardi sulla sua apertura Marzullo: «Non ho nulla da dire»

Auditorium, si segue la via del silenzio sui ritardi sulla sua apertura Marzullo: «Non ho nulla da dire»

di Erika Noschese

C’era una volta l’Auditorium. C’era, o almeno doveva esserci. Ad oggi, dopo mesi e mesi di ritardi, di annunci improvvisi e di rinvii, gli “addetti al lavori” hanno scelto la via del silenzio. Un religioso silenzio per nascondere i danni dell’amministrazione comunale che ancora oggi non riesce ad imporsi e pretendere l’apertura della struttura Umberto I gestita dal teatro Verdi di Salerno. A prova del fatto che i conti non tornano le parole del direttore Antonio Marzullo che alla domanda “a che punto siamo con l’Auditorium” si trincera dietro non secco e imbarazzante “cosa? Non ho nulla da dire”. E se il direttore non ha nulla da dire chi dovrebbe parlare? A noi, comuni mortali, non è dato sapere nulla in merito alla struttura di via de’Renzi. Viene da chiedersi se qualcuno ha davvero compreso l’importanza dell’Umberto I soprattutto per gli studenti del conservatorio Martucci di Salerno che, ad oggi, non hanno luoghi adatti in cui potersi esprimere. L’inaugurazione era prevista per lo scorso 22 novembre, per poi essere rimandata a causa di alcuni piccoli lavori ancora da realizzare per rendere completa l’opera. A quanto pare però nessuno ne sa niente, nessuno ha responsabilità, nessuno ha nulla da dire. E allora chi dovrebbe i cittadini salernitani circa le sorti dell’imponente struttura? “Dell’Auditorium ormai non si hanno più notizie. L’educazione musicale è solo una vuota affermazione in questa città”, ha dichiarato Marilina Criscuolo, presidente dell’associazione Salviamo gli Alberi. “Qui si deve sapere che il tempo della sveglia al collo e dell ‘anello al naso sta terminando”, ha poi aggiunto la Criscuolo. Forse, un giorno anche Salerno avrà il suo Auditorium. Quel giorno non è oggi. Ma non ditelo a Marzullo