«Attacco diffamatorio, Gambino fa commenti da bar» - Le Cronache
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«Attacco diffamatorio, Gambino fa commenti da bar»

«Attacco diffamatorio, Gambino fa commenti da bar»

di Redazione Cronache

“Resto sorpreso”. Così il sindaco di Capaccio, nonché presidente dell’assemblea del consorzio farmaceutico intercomunale, Francesco Palumbo interviene sulla polemica fatta scaturire dell’intervento a gamba tesa del consigliere regionale di opposizione Alberico Gambino, il quale aveva mostrato sostegno alle istanze rappresentate dai sindacati e solidarietà verso i lavoratori, oltre ad attaccare duramente i sindaci dei comuni direttamente coinvolti all’interno del consorzio. In tal senso, Palumbo si dice “sorpreso” e non riesce a comprendere “i toni usati né sotto il profilo tecnico né sotto quello politico”. “Appare evidente la pericolosa e deprecabile intromissione della S.V. (Gambino, ndr) in faccende che, venendo strumentalizzate, non fanno altro che raccogliere i classici commenti da bar provenienti dai soliti soggetti in cerca di rivalsa”. “Così facendo – prosegue il presidente dell’assemblea – si è prestato ad un’azione già sottoposta al vaglio delle competenti autorità, il che ha il sapore di un attacco all’organo gestionale che ha rialzato le sorti del consorzio e che è vittima ingiustificata, ma comprensibile dei predetti sinistri attacchi. Tutte le notizie riportate nella missiva trasmessa, oltre ad essere false, sono state già oggetto di ampia analisi da parte dei sindaci che, motivatamente, si erano già preoccupati di fornire adeguati indirizzi al consiglio di amministrazione ed al rappresentante legale”. La posizione del primo cittadino di Capaccio, tra l’altro rientrante tra i comuni direttamente chiamati in causa proprio dal consigliere regionale Gambino nella sua missiva di sostegno, assume toni ben più decisi nei confronti di Gambino, esprimendo “convinta solidarietà e profonda fiducia al rappresentante legale, che è stato ingiustamente oggetto dell’attacco diffamatorio. Lo stesso rappresentante legale soffre dell’unica patologia inquadrata fino a questo momento che è quella del senso del dovere, delle istituzioni e dello Stato, mentre sono note le patologie
che affliggono altri soggetti. Ulteriori commenti sono superflui”. La polemica è iniziata dopo che i sindacati Cgil, Cisl e Uil avevano lanciato l’imminente stato di agitazione da parte dei dipendenti del consorzio farmaceutico intercomunale a causa di diversi aspetti organizzativi, lavorativi e privati dei lavoratori presenti all’interno delle farmacie che fanno riferimento al consorzio farmaceutico intercomunale, con particolare riferimento ai comuni di Cava de’ Tirreni, Eboli, Salerno, Capaccio e Scafati. Le problematiche irrisolte evidenziate dai sindacati riguardano, in ordine sparso, i turni di lavoro nelle farmacie del consorzio (comunicati con eccessivo ritardo, non consentendo ai dipendenti di organizzare finanche la propria vita privata, bloccando anche le possibilità di procedere al cambio turno interno), la fruizione delle ferie, i corsi di formazione sulla privacy, l’organizzazione dei turni di lavoro con almeno due unità garantite all’interno della farmacia, telecamere e strumenti antitaccheggio per aumentare le misure di sicurezza nelle ore notturne, la richiesta di pagamento delle ore eccedenti come lavoro straordinario, la mancata corresponsione della quattordicesima e la costituzione del fondo salario accessorio per finanziare la reperibilità, le indennità festive, gli straordinari e altro ancora. Quattordici, in totale, i punti evidenziati dai sindacati che hanno per questo richiesto un incontro immediato al consorzio, comunicando inoltre “lo stato di agitazione dei dipendenti e, in assenza, si chiede al Prefetto di attivare le prescritte procedure di raffreddamento del conflitto”.