Atrani, la tragedia tre anni dopo - Le Cronache
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Atrani, la tragedia tre anni dopo

Atrani, la tragedia tre anni dopo

di Andrea Pellegrino

«Ricordare Francesca significa approvare le delibere per i piani di protezione civile. Significa intervenire con progetti infrastrutturali sui costoni rocciosi. Significa salvaguardare l’ambiente e la salute pubblica. Significa esser seri sulla depurazione, non creare ostacoli con ricorsi al Tar o al Consiglio di Stato. Gli impianti sono posizionati anche al di sotto dei beni culturali negli altri Comuni». Nel giorno del ricordo dell’alluvione di tre anni fa e del premio “Francesca Mansi” (unica vittima dell’alluvione del 2010), il sindaco di Minori Andrea Reale lancia l’appello agli enti preposti e apre una riflessione sulle condizioni idrogeologiche in Costa d’Amalfi. Oltre al premio, oggi a Minori, si parlerà di ambiente e della sua salvaguardia, nell’ambito di un convegno organizzato dall’associazione Acarbio insieme a Italia Nostra e ai “Mille cuori per un sorriso”. Un punto della situazione, a tre anni dalla tragedia di Atrani, affinché nuovi disastri non avvengano più. «Manca la manutenzione in costiera – spiega il geologo Alberto Alfinito – soprattutto dove si è costruito nei pressi di un torrente. E’ il caso, appunto, del Dragone, dove la parte finale è completamente urbanizzata. Qui chi ha costruito si dovrebbe dedicare di più alla manutenzione, evitando così il deposito dei materiali». «Qualcosa comunque si è fatto – prosegue Alfinito – ma molto è lasciato al caso». Ha ancora negli occhi le scene di quella sera il sindaco di Atrani Nicola Carrano che dice: «Un ricordo incancellabile che durerà vita natural durante. Ogni volta che c’è un preavviso la mia preoccupazione è fortissima. Qui abbiamo installato un sistema d’allarme con sirena su un edificio scolastico; ciò per consentire una immediata messa in sicurezza dei cittadini di Atrani. Le nostre posizioni attualmente sono chiare: la prevenzione deve essere il chiodo fisso di tutti i sindaci della Costiera amalfitana. Non serve intervenire immediatamente dopo una catastrofe, ma serve prevenirla con la messa in sicurezza di alcuni punti della costa, un territorio bellissimo ma al contempo molto fragile». E in memoria di Francesca Mansi il sindaco annuncia che sarà «intitolato il parco giochi dei bambini».