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Assolto perchè il fatto non sussiste l’avvocato Pippo Romanelli
La Corte di Appello di Salerno, Sezione Penale, ha pronunciato sentenza di assoluzione perché “il fatto non sussiste” in favore del noto civilista salernitano, avv. Giuseppe Romanelli, detto Pippo. Si chiude così, con il pieno riconoscimento della innocenza di Romanelli, un processo avviato nel 2006 dalla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore, nell’ambito delle indagini sulla attività della locale Sezione Fallimentare, per il quale il professionista ha dovuto subire otto mesi di custodia cautelare agli arresti domiciliari. Già in primo grado, all’esito del giudizio abbreviato richiesto dalla difesa, l’affermato fallimentarista era stato prosciolto dall’accusa di “interesse privato del curatore negli atti del fallimento”, ed aveva visto derubricata l’originaria accusa di concussione in danno del discusso imprenditore dell’agro nocerino sarnese, Antonio Barone, in quella di corruzione per atti contrari ai doveri del suo ufficio, venendo condannato alla pena di anni uno e mesi sei di reclusione. In grado di appello, dopo la rinnovazione della istruttoria dibattimentale, il proscioglimento da tutte le accuse con la formula più ampia. Soddisfatti i difensori avv. Michele Alfano e avv. Federico Conte, per i quali : “Giustizia è stata fatta di una accusa calunniosa, quanto inattendibile ed interessata. L’ennesima prova del presidio di giustizia e della garanzia di equilibrio offerto dalla Corte salernitana. Motivo di gioia per la serenità ritrovata dalla moglie dell’ avv. Romanelli, la collega Maria Valeria D’Aniello, e dai figli Sara e Paolo.”