Asl, si pensa ai direttori: in pole il cavese Maiorino - Le Cronache
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Asl, si pensa ai direttori: in pole il cavese Maiorino

Asl, si pensa ai direttori: in pole il cavese Maiorino

di Andrea Pellegrino

Antonio Giordano potrebbe insediarsi entro la fine della prossima settimana negli uffici di via Nizza. Ma all’Asl di Salerno entro l’inizio settimana ci potrebbe essere un piccolo incontro conoscitivo con la struttura e con i dirigenti. Entro fine mese anche l’attuale commissario dell’azienda sanitaria locale Peppe Longo potrebbe prendere, così, possesso del suo nuovo ufficio all’ospedale dei Colli di Napoli.
L’attenzione ora è tutta puntata alle nomine di Giordano dovrà fare per completare la struttura manageriale. Per la direzione amministrativa si pensa a Gennaro Perito, sub commissario – con funzioni amministrative – del Pascale di Napoli. Per quella sanitaria, invece, sarebbero due i nomi in campo: il cavese Cosimo Maiorino, che giunge direttamente dell’ospedale dei Colli, dove è stato direttore sanitario o Giuseppina Arcaro, il cui incarico ad Ascoli Piceno è in scadenza. Ma le prossime ore potrebbero far meglio definire il quadro al neo direttore generale che avrà dalla sua anche innumerevoli vicende da risolvere, comprese quelle di carattere amministrativo e burocratico. Ancora non si esclude che il governatore Vincenzo De Luca possa nei prossimi giorni nominare anche il nuovo direttore generale dell’azienda ospedaliera universitaria “Ruggi d’Aragona”. Qui a quanto pare ci sarebbero equilibri politici da rispettare che si intrecciano anche con la volontà del Rettore dell’Università degli Studi di Salerno, titolato a dire la sua sul nuovo assetto dell’ospedale di via San Leonardo. Lo stesso Nicola Cantone, attuale commissario, avrebbe più volte annunciato in questi giorni il suo addio, seppur i giochi pare che siano completamente ancora aperti. Non fosse altro che Cantone è espressione di una parte politica che sostiene Vincenzo De Luca in Regione Campania. Inoltre sul “Ruggi d’Aragona” negli anni c’è stata sempre la “lunga mano” di Ciriaco De Mita, altro determinante alleato del governatore della Campania. Infine c’è l’ipotesi dell’incostituzionalità della legge che ha modificato le regole per la nomina dei direttori generali in Campania. Non si esclude che il Consiglio dei Ministri, così come annunciato dal Ministero della Salute, possa impugnare la legge, portando poi all’annullamento delle ultime nomine.