Asl - Ruggi, una rete comune per la gestione dell’emergenze - Le Cronache
Cronaca

Asl – Ruggi, una rete comune per la gestione dell’emergenze

Asl – Ruggi, una rete comune  per la gestione dell’emergenze

di Francesco Carriero

Creare una rete tra le strutture dell’azienda ospedaliera e quelle facenti capo all’Asl, per la gestione dei “codici bianchi” (che stanno ad indicare situazioni non gravi) al pronto soccorso. E’ stato giudicato da entrambi fruttuoso l’incontro avvenuto nella mattinata di ieri tra il direttore generale dell’Asl Antonio Squillante e il suo omologo al Ruggi, Vincenzo Viggiani. Nel corso del meeting i due manager hanno discusso delle varie criticità del settore sanitario ed avviato un fase di progettazione per un sistema integrato della gestione delle emergenze sul territorio provinciale, nota dolente delle strutture nostrane, per arrivare ad un miglioramento dell’efficacia ed efficienza dl servizio al cittadino, limitando, contemporaneamente i costi di gestione. «Nei pronto soccorso di Cava de’ Tirreni, Salerno e Mercato San Severino – spiega Viggiani – il 65% degli accessi è rappresentata da codici bianchi. proprio per gestire questa mole di lavoro, serve sinergia tra strutture dell’azienda ospedaliera e dell’Asl, in modo da garantire al paziente una risposta più pronta, non sprecare risorse, ed evitare di congestionare le strutture. L’asse ospedale – territorio, deve essere strategico nella ristrutturazione dei servizi». Ma l’integrazione dei servizi può avvenire, secondo Viggiani, in tutto il percorso di cura del paziente: «Il cittadino – continua il manager del Ruggi – si trova a navigare, lasciato a se stesso, in un “arcipelago” di strutture. Noi assieme all’Asl possiamo fornirgli una “compagnia di navigazione”, garantendo in questo modo prestazioni all’altezza e più efficaci». Dello stesso avviso è anche Squillante, che vede nel ridisegno della rete delle emergenze, un modo per rendere maggiormente sfruttabili gli Psaut presenti sul territorio provinciale: «Nella struttura di via Vernieri – commenta – vengono assicurate prestazioni a due utenti al giorno. questo rende la struttura destinata a morire; integrandola con il pronto soccorso del san Leonardo, invece , potremmo garantirle nuovo slancio, rendendola più efficiente e facendo economia».