«Area divisa in due? No, grazie» Protesta a suon di musica e balli - Le Cronache
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«Area divisa in due? No, grazie» Protesta a suon di musica e balli

«Area divisa in due? No, grazie» Protesta a suon di musica e balli

di Erika Noschese

Continua la lotta di associazioni e comitati contro il progetto del Comune per la riqualificazione di piazza Alario. Nei giorni scorsi è infatti stato approvato dall’amministrazione comunale un progetto secondo il quale, nei prossimi giorni, la parte più grande di Piazza Alario dovrebbe diventare un parco giochi. Nello specifico, stando a quanto denuncia il comitato Salviamo piazza Alario, presieduto dall’avvocato Giuseppe Bojano, il progetto del Comune prevedrebbe di tagliare in due la piazza con una recinzione con cancelli una pavimentazione in plastica antiurto, «che però soffocherebbe gli alberi monumentali, ed altri interventi del tutto opposti alla conservazione unitaria e alla salvaguardia della storicità artistica dei luoghi», come dichiarato dall’avvocato Bojano secondo cui l’altra metà della piazza rimarrebbe avvolta nell’incuria e nel degrado. E se da un lato l’associazione Liberamente Insieme, presieduta dall’avvocato Oreste Agosto chiede alla Soprintendenza di non rilasciare l’autorizzazione paesaggistica sul progetto comunale di piazza Alario in quanto sarebbe in contrasto ed in dispregio della normativa di tutela e di conservazione del bene culturale tutelato per legge, il comitato Salviamo piazza Alario ha indetto – per il prossimo 10 luglio, alle ore 19 – un incontro in piazza per cantare, ballare e protestare contro i progetti che stravolgono la piazza. Il comitato ha infatti tentato un dialogo con l’amministrazione comunale a guida Napoli per suggerire le “linee guida” per rendere l’intervento meno deturpante ma ad oggi non solo non ci sarebbe stata alcuna risposta ma, pare, che la macchina burocratica fosse già inesorabilmente avviata ancor prima dell’ultimo incontro a Palazzo di città. «Il nostro Comitato, non ha parentele con Re Erode, non ha nulla contro i bambini, non si oppone per fini politici. Vorrebbe semplicemente che gli interventi da farsi siano innanzitutto quelli dell’ordinaria amministrazione, come la pulitura dei viali e delle aiuole, il ripristino degli alberi abbattuti, la riparazione delle panchine danneggiate, la pulitura della fontana di pietra e dei pannelli ceramici – ha infatti dichiarato Bojano – Il nostro comitato si augura che l’intervento di ristrutturazione riguardi tutta la piazza e che escluda cancellate». A difendere piazza Alario anche l’associazione Liberamente Insieme, secondo cui l’area in questione fa parte delle memorie e della cultura della città, resa storica dalla sua collocazione e dal suo passato, ragion per cui – secondo i membri di Liberamente Insieme – andrebbe tutelata al di là della normativa volta alla conservazione del patrimonio artistico e del decoro urbano delle piazze, delle vie, delle strade e degli altri spazi urbani “realizzati da oltre settanta anni”. La piazza infatti dovrebbe essere preservata nella sua composizione, e il patrimonio arboreo e monumentale va tutelato nella sua configurazione. L’associazione presieduta dall’avvocato Agosto mira, tra le altre cose, a preservare il verde, indispensabile per assicurare una migliore qualità della vita ai giovani e agli anziani. Ad oggi, piazza Alario «presenta livelli di degrado inaccettabili», come dichiarato dal presidente dell’Ali e – aggiunge ancora Agosto – «non può essere frutto di progetti in contrasto con la sua origine, con la sua funzione di area verde a servizio della Comunità e con il suo disegno unitario, organico e coerente». Tra le altre cose, l’area in questione può essere considerata attrattore turistico, ragion per cui per Liberamente Insieme, «il progetto comunale non è accettabile laddove possa consentire di cambiare “i connotati” alla Piazza e non sia semplicemente orientato ad aggiornarne i lineamenti nel rispetto della sua natura e della sua specificità».