Antonio Florio e l’emozione del barocco di Purcell - Le Cronache
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Antonio Florio e l’emozione del barocco di Purcell

Antonio Florio e l’emozione del barocco di Purcell

 

 I riflettori di Villa Rufolo si accenderanno sul capolavoro inglese “Dido and Aeneas” con protagonisti Véronique Gens e Mauro Borgioni

 

Di OLGA CHIEFFI

Il Ravello Festival dedicherà la serata di sabato completamente al Barocco Inglese di Henry Purcell, proponendo il suo capolavoro “Dido and Aeneas”. Utilizzata con sapiente equilibrio per comporre un’opera completamente cantata, la ricca tavolozza, di Purcell, nella quale la pomposità e la sonorità aulica della dramatic opera inglese si sposano con la cordialità melodica italiana, lusinga il palato moderno e piace al gusto attuale che sempre più esige unità e contaminazione tra le arti. Composta a partire dall’episodio della morte di Didone narrata da Virgilio nel quarto libro dell’Eneide, su un libretto di Nahum Tate, Dido and Æneas sarebbe stata rappresentata per la prima volta nel 1689 all’interno di un collegio femminile a Chelsea, come risulta da un libretto rinvenuto a metà Ottocento. Le notizie relative alla composizione di quest’opera, infatti, sono particolarmente scarse e pure le partiture che ci sono pervenute sono lacunose e non completamente corrispondenti al testo poetico. Un prologo di contenuto mitologico, presente nel libretto ma di cui non ci è pervenuta la musica sembrerebbe alludere all’incoronazione di William III e Mary, avvenuta nell’aprile 1689. Si tratta di un’opera di piccole dimensioni, della durata di poco più di un’ora, strettamente legata alla tradizione inglese del masque, che prevedeva importanti parti danzate. Dido and Aeneas, tuttavia è entrata nella storia della musica per essere una delle primissime opere nate sul suolo britannico, in lingua inglese, ad essere interamente musicate, secondo una prassi ormai comune in Italia, ma non altrettanto nella tradizione musicale inglese. Diretti stasera sul Palco di Villa Rufolo, alle ore 20,30, dal maestro Antonio Florio il soprano francese Véronique Gens, che interpreterà Didone, Maria Grazia Schiavo, nel ruolo di Belinda, Mauro Borgioni, che vestirà i panni di Enea e Raffaele Pe che darà voce ad una strega, unitmente al coro Mysterium vocis preparato dal Maestro Rosario Totaro. L’opera, , sarà preceduta dall’esecuzione di alcune danze tratte dall’opera King Arthur di Purcell: Passacaille hot pipe e La Grande danse. Con i solisti suoneranno Marco Piantoni, Paolo Cantamessa, Giuseppe Guida, violini primi, Patrizio Focardi, Nunzia Sorrentino, Massimo Percivaldi, violini secondi, Rosario Di Meglio, Vezio Jorio, viole, Alberto Guerrero, violoncello, Giorgio Sanvito, contrabbasso, Patrizia Varone, Angelo Trancone, cembali, Pierluigi Ciapparelli, tiorba, Gabriele Miracle, percussioni, Rei Ishizaka, Fabio D’Onofrio, oboi e Guido Mandaglio, fagotto.